- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/06/2012

Guroo GENTILE cuni tra gli itinerari dell'attività complessa che egli dispiegò, come direttore dell'Ar– chivio storico regionale e come studioso, riguardo alla storia dei gruppi familiari presenti in Valle d'Aosta e alle sue fonti. Altri discorre in quest'occasione delle strategia condotta da Colliard nel ricupero e nell'acquisizione degli archivi privati pertinenti alla sua regione, strategia che nella sovrintendente Rosa Maria Borsarelli e in me, di lei adepto e successore, incontrava una piena consonanza. Colliard nutriva una sincera considerazione per le istituzio– ni archivistiche e per la conftérie degli archivisti torinesi. Tra l'altro, lui già padrone delle discipline ausiliarie della storia, aveva puntualmente frequentato la Scuola di Archivistica, Paleografìa e Diplomatica dell'Archivio di Stato di Torino, nel biennio 1964-1966, insieme col futuro direttore dell'Archivio di Stato di Torino, professor Isidoro Soffìetti, giusto prima del biennio in cui vi arrivai io, dopo che fui assunto alle dipendenze della Sovrintendenza archivistica. Da quando mi trovai a dirigere la Sovrintendenza, Lino, non solo per squisita correttezza nei rapporti istituzionali, ma per un di più di solidarietà e di confidenza, mi consultò puntualmente e mi mise a parte degli accorgimenti e della cautela (che egli amava chiamare quasi teo– logicamente "prudenzà') con cui si muoveva per ottenere la cessione o il deposito di archivi di natura privata a seconda delle loro varie situazioni. Non tocca ora a me celebrare i risultati di quell'impresa. Un implicito resoconto, per così dire, in progress, è offerto dall'utile repertorio Les archives seigneuriales du Val d'Aoste dans leur état actuef2, che fornisce un quadro generale dei fondi indivi– duati con le loro ubicazioni. Altri ragguagli sono esposti nei rendiconti dell'attività dell'Archivio storico regionale su ''Archivum Augustanum" 3 • Ma vorrei ricordare l'impegno con cui i fondi pervenuti all'Archivio storico furono sistemati, corredati di strumenti di indagine nonché, per così dire, dissodati per un'adeguata conoscen– za e utilizzazione. L'inventariazione dei fondi familiari e la pubblicazione di inventari e documenti L:Archivio storico, sotto la direzione di Colliard e grazie alle sue doti editoriali, mise alla luce una serie di accuratissimi strumenti di consultazione e una imponen– te, sistematica pubblicazione di fonti documentarie che consentono di indagare il ruolo e le vicende delle più importanti famiglie valdostane entro un contesto d'ampiezza non solo regionale. 2 Edito in BASA, XLI (1979), pp. 75-86, e riedito in L. CoLLIARD, Études d'histoire valdbtaine, BAA, XVI (1985), pp. 233-243. 3 Si vedano i resoconti Activité des Archives Historiqttes Régionales, Accroissements, in AA, I (1968), pp. VIII-X; II (1969), pp. VI-VII; IV (1970), p. VI; V (1971-1972), p. VI. 50

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