- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/06/2012

Gumo GENTILE Sempre nei BAA appariva tra il 1985 e il 1989 l'inventario dell'archivio Vallesa, redatto in tre tomi da Orfeo Zanolli 8 , cui seguiva un tomo con l'indice alfabeti– co da lui compilato insieme con Alexandre Clos 9 • Larchivio Vallesa, tra le prime acquisizioni operate dall'Amministrazione regionale per l'Archivio storico, come osserva Colliard nella prefazione, rappresenta indubbiamente « le fonds seigneurial valdòtain le plus important après celui des comtes de Challant ». Orfeo Zanolli attese al suo riordinamento completando la sistemazione che era stata avviata nel Settecento, a Torino, dal notaio Giuseppe Faccio, e che constava di molte categorie relative alle vicende della famiglia, ai suoi titoli feudali, e ai suoi possedimenti pa– trimoniali. In tale occasione solo le prime cinque categorie dell'archivio erano state dotate di regesti; lo Zanolli fornì quindi di regesti analitici tutti i documenti, anche quelli delle restanti categorie. In precedenza ''Archivum Augustanum" aveva dedicato un volume a un'altra fatica di Orfeo Zanolli, sui testamenti e codicilli dei signori di Vallesa 10 • Nella prefazione Colliard ricorda che lo Zanolli, direttore del primo circolo scolastico di Aosta e archivista-bibliotecario dell'Accademia di Sant'Anselmo, si era distinto tra gli allie– vi della Scuola di Paleografìa istituita presso l'Archivio storico regionale nel 1966. Colliard aveva seguito« pas à pas les progrès d'un débutant dans les chemins abs– trus de la paléographie, de la diplomatique et de la méthodologie historique. Mais bientòt l'élève s'est tout à fait émancipé de son maitre, en révélant une sérieuse aptitude par les travaux de transcription, qui exigent à la fois une doctrine solide et des vues critiques peu communes ». Così, con un anno e mezzo di intenso lavoro Zanolli aveva prodotto la sua pubblicazione dei testamenti dei Vallesa, dal 1300 al 1838, tratti da quel fondo che egli andava riordinando. Colliard additava un tale esempio agli altri allievi della Scuola: «''Archivum Augustanum", qui se propose de sauver de l'oubli et de la dispersion les sources de notre histoire, s'empressera tou– jours d'encourager leur vocation paléographique et de diriger leurs efforts visant à évoquer tout témoignage de la civilisation valdòtaine ». Ancora nei BAA la serie Sources et documents d'histoire va/dotaine esordiva, nel1982, con la pubblicazione, a cura di Joseph-César Perrin, dell'inventario del fondo Aimé Scala 1 1, acquistato nel 1976, in cui il canonico nativo di Chatillon e deceduto ad Aosta nel 1893 aveva raccolto relitti di vari archivi di famiglie estintesi nel corso dell'Ottocento, quali i Passerin di Brissogne, i De Tillier, i Gippa di Hòne. 8 O. ZANOLLI, Inventaire des archives des Vallaise, BAA, XVIII (1985); XXI (1988); XXII (1988). 9 A. CLos et O. ZANOLLI, Inventaire des archives des Val!aise. Index alphabétique des toponymes et des patro– nymes, BAA, XXV (1989). l O O. ZANOLLI, Testaments et codicilles des seigneurs de Vallaise, AA, III (1969). 11 J.-C. PERRIN, Inventaire du jònds Aimé Scala, BAA XIII, Sources et dowments d'histoire vald/itaine, I, Aoste 1982, pp. 221-325. 52

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