- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2013

LE POESIE RITROVATE DI fERDI NAND fENOIL NEL CONTESTO DELLA SUA PRODUZIONE LETTERARIA Tra il1848 e il1853, anno della sua chiusura, il giornale assunse un indirizzo laico e liberale, cui si contrappose fin dal 1849, sostenuto dal vescovo André Jourdain, 'Tindépendant", che con il sottotitolo "Journal politique et littéraire du Duché d'Aoste" protrasse la pubblicazione fino al1876. "La Feuille d'Annonces" continuò tuttavia ad ospitare scritti di esponenti del clero, che si occupavano di questioni d'attualità: Georges Carrel affrontava i problemi dell'alpinismo nascente, Félix Orsières approfondiva, tra l'altro, il tema dell'istru– zione popolare, Amé Gorret apriva la strada della letteratura alpina, Frédéric Cava– gnet avviava ricerche storiche. Nel 1855 alla "Feuille d'Annonces" subentrò "La Feuille d'Aoste", destinata ad essere per trentotto anni la pubblicazione valligiana più capace di portare avanti un sereno dibattito su temi economici e sociali locali, evitando le dispute acrimoniose che animavano gli altri giornali: e questo anche se il susseguirsi alla sua direzione di vari redattori (tra cui il professore Jean-Oyen Mellé, l'avvocato Bruno Favre e dal 1874 il reverendo Amé Gorret) comportò variazioni nell'impostazione politica, se non nell'orientamento ideologico. Dal 1876, divenuto organo della Curia, dopo la chiusura dell' "lndépendant", il giornale fu diretto da Ferdinand Fenoil. I.:editoriale del 5 gennaio riportava il pro– gramma per il nuovo anno, ispirato al proposito di difendere gli interessi materiali e morali della Valle d'Aosta, tutelare la lingua francese, appoggiare il progetto della ferrovia, sostenere il Cornice agricole, il Club alpino italiano e tutte le istituzioni che avessero a cuore il benessere del Paese. Il settimanale doveva essere « indépen– dant et libre sans etre faible )) e attenersi ad un atteggiamento di moderazione, « vertu de force et de courage ». 9 Il tema venne a più riprese affrontato. Bisognava evitare le polemiche, tanto più aspre in una regione piccola come la Valle d'Aosta, instaurando una sorta di trève de Dieu: « Le moment viendra où les valdotains, libéraux, modérés, cléricaux, réunis dans une grande salle, ayant leurs députés à leur tete, se donneront fraternellement la main, et se salueront, ivres de joie au siffiement de la locomotive qui viendra contempler les vieux murs romains de notre cité » 10 • Il pubblicista era tenuto ad un'esposizione obiettiva dei fatti, doveva essere consapevole del suo diritto di libertà di pensiero, ma capace ad un tempo di evitare ogni estremismo e conscio dei mali che il suo scritto poteva causare, perché enorme era il potere della stampa e, quindi, la sua responsabilità:« Lorsqu'on se sert de la presse pour manifester tout ce qu'un mauvais talent peut dicter, lorsqu' on se sert de ce précieux pouvoir sans prudence 9 A nos lecteurs nella "Feuille d'Aoste", 5 gennaio 1876. 10 La Trèvede Dieu nella "Feuille d'Aoste", 3 maggio 1876. Sulla futura realizzazione dell'auspicato progetto di costruzione della tratta ferroviaria Chivasso-Aosta Fenoil sarebbe tornato con la poesia L'avenir de la Vallée d'Aoste, comparsa con la firma del poeta nella "Feuille d'Aoste" del3 settembre 1879. 127

RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=