- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2013

L E POESIE RITROVATE DI F EROINAND f ENOIL NEL CONTESTO DELLA SUA PRODUZIONE LETTERARIA L incipitdel volume attesta anche la coscienza dell'importanza del momento storico che l'autore intendeva presentare: « C'est une page rouge de sang que je vais écrire; cette page se rapporte aux années 1793, 1800; à ces temps devenus fameux parla répulsion ou la sympathie qu'ils inspirent. Ce petit livre aura pour nos arrière-ne– veux quelque valeur peut-etre, parce qu'il touche à cette Révolution que plusieurs crurent un évènement passager, mais qui, en réalité, est la sanglante aurore d'une grande époque sociale » 22 • Era stato un periodo, comunque, così terribile per gli abitanti dell'alta Valle che, a distanza di settantacinque anni, il falso annuncio di una nuova invasione francese, fatta da alcuni burloni a carnevale, aveva gettato il panico tra la popolazione. Il racconto degli avvenimenti nefasti, sopravvissuti nella memoria collettiva, è sud– diviso in tre parti. La prima, che comprende gli eventi bellici tra il1793 ed il1796, presenta gli scontri fra le truppe rivoluzionarie che avevano invaso la Savoia e l'e– sercito del re sabaudo, sullo sfondo del Piccolo San Bernardo e di La Thuile; nella seconda, che giunge al1799, la scena si sposta al Col-du-Mont e a Valgrisenche, tra gesti eroici ed atti vandalici. La guerra delle Alpi era stata un susseguirsi di alterne vicende: colpi di mano e prodigi di valore, assalti inattesi e ingiustificate ritirate, scaramucce disastrose e accanite battaglie. Sullo sfondo la sofferenza dei paesani per le violenze perpetrate non solo dalle truppe comunarde: dopo il ritiro dei francesi dal Piccolo San Ber– nardo e dal Col-du-Mont, gli austro-russi subentrati sui passi avevano lasciato« un souvenir plus pénible que les soldats de la Terreur » 23 , così come avrebbe fatto la brutale sommossa contadina dei régiments des Socques, aspiranti sì a riforme socia– li « absolument nécessaires, quoiqu'on en dise » 24 , ma spinti dal vino a deplorevoli eccessi, detestabili assassini e ingiustificati saccheggi. Nel dramma di un'intera popolazione spiccano qua e là figure di combattenti e sa– cerdoti tratteggiate con tocchi vivaci. Tra i primi il colonnello Cesare d'Azeglio, pa– dre del più noto Massimo, che ne avrebbe rievocato il rammarico di non conoscere neppure il nome del tamburino quattordicenne rimasto al suo fianco nel momento di maggior pericolo, ed i capitani Jean-François Chamonin, impegnato sui valichi alpini per impedire alle truppe giacobine l'invasione della Valle, e Claude-Joseph Darbelley, copertosi di gloria al Traverset e caduto combattendo alla testa di un ma– nipolo di Chasseurs des Alpes. Tra gli ecclesiastici il curato Joseph Centoz, che in abiti di mugnaio o contadino prestava nottetempo assistenza ai parrocchiani biso– gnosi di cristiano conforto, e Albert Falletti, « aussi bon soldat que bon pretre », che nel furore della mischia somministrava ai feriti le prime cure e ai morenti il con- 22 FENOIL, La Terreur... cir., p. 7. 23 !bid.• pp. 162-163. 24 !bid., p. 254. 131

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