- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2013
LE POESIE RITROVATE DI fERDINAND fENOIL NEL CONTESTO DELLA SUA PRODUZIONE LETTERARIA giovani valdostani: il Collège Saint-Bénin, l'Asile, il Grande e il Piccolo Seminario e il Cours technique, voluti i primi due dai vescovi Pierre-François de Sales eAndré Jourdain, l'ultimo dalla Municipalità. Di Saint-Bénin l'abbé Fenoil ricostruì le vicende, a partire dalla trasformazione in collegio dell'antico priorato sul finire del Cinquecento; in particolare prese in esame i tre diversi modi di conduzione che si erano susseguiti nel tempo: alla dire– zione secolare ed a quella congregazionista era, ahimè, subentrato il Collège des huit: otto classi, otto studenti, otto professori, compresi quelli di letteratura francese e ginnastica. Cifre alla mano, l'autore, confrontando tra loro i vantaggi arrecati ad Aosta dall'istituzione nei vari periodi della sua lunga storia, rimpiangeva i gesuiti (ne attestava la positiva amministrazione finanziaria il rendiconto riportato a con– clusione della ricerca) e denunciava l'intromissione inopportuna e brutale del go– verno sabaudo, che con la legge Casati aveva soppresso il corso di filosofia, abolito l'insegnamento della lingua francese e allontanato gli insegnanti valdostani. Due anni dopo, quando conservatori e liberali si erano accordati per affidare il Collège ai barnabiti ed un decreto reale aveva stabilito che il programma di insegnamen– to della letteratura francese fosse modellato su quello prescritto per la letteratura italiana, Saint-Bénin aveva riaperto i battenti con l'iscrizione di 102 allievi. Ma, nei sei anni successivi al ritiro dei religiosi nel 1873, quando l'istituzione era pas– sata sotto sei diverse direzioni, il numero degli allievi si era ridotto a dodici. Al momento, Fenoil aveva sotto gli occhi una dolorosa e profonda decadenza: « Nous assistons à l'agonie, non pas d'un homme, mais de l'une des plus utiles institutions dont notre vallée puisse se glorifier » 38 • Meno approfondite, ma comunque ricche di riferimenti storici e dati sono le pa– gine riservate all'Asile Jourdain 39 aperto nel 1855. A dimostrazione della sana am– ministrazione delle suore di San Giuseppe, Fenoil riportava il consuntivo attivo e passivo di due anni scelti a caso: l'esercizio 1877 e l'esercizio 1880. Passava quindi a tracciare la storia del prieuré de Saint-Jacqueme, trasformato in Grand Séminaire da monsignor Pierre de Sales, con un numero di allievi variante « selon les vents qui souffient sur la vallée » 40 , e del Petit Séminairé 1 , realizzazione del vescovo Jean-Bap– tiste-Marie Aubriot de La Palme, desideroso di potenziare le vocazioni sacerdotali. Non mancano nella ricerca accenti polemici: Fenoil considerava, ad esempio, uno dei« mensonges historiques »che si proponeva di evidenziare, l'intitolazione dell'A– sile al Prince Amédée, che non era se non uno dei tanti benefattori dell'istituzione. Si soffermava però soprattutto sull'impostazione del Cours technique, deliberato 38 FENOIL, Agonie du Collège d'Aoste in çà et là... ci r., p. 5. 39 Io., L'Asi/e jourdain in çà et là... ci r., pp. 97-l 04. 40 Io., Le Grand Séminaire d'Aoste in çà et là.. . ci r., pp. l 05-114. 41 Io., Le Petit Séminaire in çà et là... ci r., pp. 121-126. 137
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