- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2013
TERSILLA GATTO CHANU dal Consiglio comunale nel 1863 ed aperto l'anno seguente con 25 allievi, ridotti negli anni successivi complessivamente a dodici nelle tre classi. Mentre in Italia la scuola professionale di sei anni dava accesso a varie carriere, ad Aosta c'erano sol– tanto le tre classi inferiori, di cui si prospettava l'unificazione con i primi tre anni del ginnasio. Come già si è avuto occasione di dire, la scuola tecnica non compren– deva l'insegnamento della religione e... « ce qui est indubitable aujourd'hui c'est qu'il y a peu de valeur et peu d'avenir là où Dieu est tenu à l'écart » 42 • I..:indagine storica sulle istituzioni preposte alla formazione culturale e civica dei giovani valdostani occupa circa metà del volume ça e là, ma il gusto del riferimento ad eventi del passato valligiano emerge anche nella seconda parte dell'opera, che potremmo comunque definire narrativa. Né si può dimenticare che la rivoluzione francese costituisce lo sfondo di Anna et le Suisse valdotain, con cui Fenoil, primo tra i valdostani, tentò, sia pure senza apprezzabile risultato, un genere inedito in Valle: il romanzo storico. Quanto a La Terreur sur !es Alpes, è significativo il fatto che L. Colliard, pur presen– tando lo scritto come« une étude essentiellement historique » 43 , non abbia inserito Fenoil - definito « un cles meilleurs écrivains valdotains du :xrxe siècle » - tra gli storici e gli eruditi, bensì tra i narratori. In effetti è difficile separare i due aspetti nelle sue opere in prosa, che in gran parte li contengono entrambi. Il narratore Il genere narrativo fu avviato in Valle dal gressonaro Frédéric De La Pierre, noto ai lettori della "Feuille d'Annonce" con lo pseudonimo di Zumstein 4 4, che nella prima metà dell'Ottocento ritrasse nei suoi racconti suggestive immagini di vita popolana e borghese. La sua scrittura originale, colta, percorsa da una godibile vena di ironia elegante e sottile, preludeva a certe pagine di Joseph-Siméon Favre, che, folclorista e raccoglitore di canti popolari, avrebbe disseminato nell' ''Almanach Le Ramoneur" un bouquet di leggende, e anticipava, sotto certi aspetti, gli scritti di Léon-Marius Manzetti 45 , raffinato narratore e sensibile poeta dagli accenti deca– denti del primo Novecento. Come De La Pierre, assiduamente collaborò alla "Feuille d'Annonces" Georges Carrel, brillante cronista dell'escursionismo alpino. 42 In., Cours technique in çà et là... ci r., pp.121-126 e 115-116. 43 L. CoLLIARD, La culture valdotaine au cotm des siècles, Aoste, Ida, 1976, pp. 235 e 351. 44 Ch.-F. ZuMSTEIN, Nouvelles et récits, a cura di L. COLLIARD e A. ZANOTTO, Aoste, Ida, 1966. 45 Cf. L.-M. MANzETTI, Pour lire à la veillée - Contes et récits valdotains, Paris, Les éditions de "La Vallée d'Aosre", 1929. 138
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