- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2013
TERSILLA GATTO CHANU rintocchi dei sacri bronzi annunciavano a Courmayeur il suo trapasso, suonavano a festa le campane di Torgnon per le nozze di Battista e Antonio con due loro cugine: la discendenza dei Gal era così assicurata. Secondo copione, Matteo Gerry, che nel 1804 aveva partecipato alla cospirazione contro Napoleone, morì fucilato alla schiena come traditore della patria. Il romanzo, esaltazione dei nobili sentimenti ispirati al messaggio cristiano, per l'e– sile trama e lo scontato finale non conobbe fortuna migliore dei tentativi di inserirsi nel filone storico che avrebbe compiuto Tancrède Tibaldi con junie et Italicus nel 1881 e Ours Thiébat nel 1892. Ferdinando Neri definì il racconto « meschino », né diverso fu il giudizio di Lin Colliard 46 • Ed eccoci a çà et là - Souvenirs valdotains. Dei capitoli squisitamente storici della prima parte del volume già si è detto. Agli altri si riferiva il citato critico torinese, quando presentò Fenoil come « lo scrittore di lingua francese più agevole, più "do– tato" dell'Ottocento valdostano », per il bouquet di leggende e aneddoti alpestri, raccontati « con una grazia rustica che si rivela soprattutto nella rievocazione di una antica natura più serena e benigna, quando il ghiacciaio lambiva al suo limite le spi– ghe bionde e i tralci della vite: ogni terra ha la sua favola dell'età dell'oro, e questa, a consolare le veglie dei lunghissimi inverni, s'appaga nel sogno di un raggio di sole é 7 • Il volume - come specificava l'autore nella Premessa - comprende infatti « divers faits dont la plupart ont une valeur historique et les autres une simple valeur de tradition orale. Mais, camme les légendes memes servent beaucoup à donner à un pays ce qu'on appelle la couleur locale, et que du reste souvent elles aident l'histoire ou l'expliquent, nous avons cru bien de ne pas les dédaigner» 48 • Le leggende servono ad esprimere il velato rimpianto di un mondo scomparso, quando, « s'il faut en croire la tradition, (...) au midi, Thora s'ouvrait camme le calice d'une fleur, au plein soleil du jour » 49 , o a sottolineare la tenace operosità dei montanari di un tempo: « ils batissaient des villages là où il n'y a plus aujourd'hui que des chalets, ils disputaient le sol aux forets et semaient le blé à còté du sapin, quelquefois sur le flanc des glaciers; ils plantaient la vigne, là où nos populations les plus laborieuses n'ont plus le courage d'aller les planter » 50 • Quanto ai fatti di cronaca, sono occasione per descrivere la tradizionale processione al santuario del Berryer, suggestivo sfondo della morte di una pastorella, spinta in un burrone da un toro infuriato, mentre seguiva il sacro rito dall'opposto versante 46 COLLIARD, La culture... ci r., p. 351. 47 NERI, La cultura... ci r., pp. 6-7. L. Colliard annotava in proposito:« Faut-il préciser que F. Neri ne connais- sait ni Zumstein, ni Favre? , (COLLIARD, La culture.. . ci r., p. 350). 48 FENOIL, Préfoce in çà et là... ci t., p. 3. 49 Io., La choute de Becca-France in çà et là.. . ci r., p. 172. 50 Io., Belle-COte in çà et là.. . ci t., pp. 162-163. 140
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=