- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2013

LE POESIE RITROVATE DI FERDINAND FENOIL NEL CONTESTO DELLA SUA PRODUZIONE LETTERARIA del ghiacciaio 5 I, o, ancora, offrono spunto per l'ironico raffronto tra la vita moder– na e quella di un tempo, premessa al racconto sulla fine dell'ultimo orso della valle d'Ayas, ricordata ai passanti dalla zampa fissata al muro con un grosso chiodo sopra la porta di casa del gagliardo che l'aveva strozzato con le sue mani: « On dit que nous sommes dans une époque de progrès, que la lumière de la civilisation sembla– ble à un soleil resplendissant est enfin arrivée à san plein midi... »: ne è prova il fatto che le più feroci belve arretrano di fronte all'uomo e «la boucherie des animaux» è segno evidente «de la marche triomphante de la civilisation » 52 • Non mancano in çà et là i racconti del brivido della tradizione popolare, che ri– evocano tragiche morti, sanguinose vendette e omicidi impuniti. Eventi reali e leggenda si fondono nella macabra storia del Plan des Débats 53 , campo di battaglia tra appartenenti a diverse parrocchie venuti alle mani, mentre catastrofi naturali trovano in versioni fantastiche esemplare giustificazione. La tragedia di Becca France da un lato si riaggancia al filone narrativo delle meta– morfosi geologiche- con il racconto del mendicante respinto, cui offre ospitalità solo una povera vedova, l'unica a salvarsi dal crollo della sovrastante montagna-, dall'altro offre allo storico l'opportunità di confrontare documenti relativi al sepol– to villaggio di Thora, che, residenza estiva di appartenenti alla nobiltà e alla ricca borghesia, nonché di alti prelati, era stato fiorente centro commerciale, nodo stra– dale collegato ad Aosta, alla Svizzera e alla Francia, e sede pertanto di frequentate fiere 54 • Così alla rievocazione della peste del 1630, che mieté 720 vittime in val di Cogne, si collegano le leggende della Valheureuse, rifugio delle sette coppie che ripopolaro– no la vallata, e di Fachò de Fachon, che dall'Encloseur saliva a Lauzon per insidiare un'innocente fanciulla, costretta per sfuggirgli a dormire la notte tra il gregge, na– scosta sotto una pelle di pecora: ma, la notte di Natale, incontrò sulla via del ritor– no un montone dagli occhi infuocati, pronto a trascinarlo negli abissi infernalP 5 • Descritti con tratti altrettanto vigorosi sono il vendicatore che consente alla vittima morente di confessarsi, prima di trascinarla nella Dora 56 , ed il contrabbandiere che, sfuggito ai doganieri, uccidendone uno e gettando l'altro in un canale, ormai vecchio, sgrana la corona del rosario, ringraziando il suo angelo custode per essere scampato alla forca 57 • 51 In., Une mort tragique in çà et là... cir., pp. 141-145. 52 ID., Le dernier ours de la vallée d'Ayas in çà et là... cir., pp. 157-158. 53 In., Le Pian des Débats in çà et là... cir., pp. 135-140. 54 In., La chute de Becca-France in çà et là... ci r., pp.166-194. 55 In., Quelques souvenirs de la grande peste de l'an 1630 e Fachò de Fachon in çà et là... cir., pp. 162-165. 56 In., Une hon·ible vengeance in çà et là... cit., pp. 146-150. 57 In., Sanglant exploit d'un contrebandier, in çà et là... ci t., pp. 151-156. 141

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