- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2013
TERSILLA GArro CHANu Autore di numerose poesie di circostanza- canti di ispirazione religiosa o patriot– tica, commemorazioni di amici o personaggi eminenti, canzoni popolari, epigram– mi-, per cui fu« pendant près de quarante ans le fidèle interprète de nos tristesses et de nos joies publiques » 70 , Gérard legò il suo nome soprattutto al poema La Vallée d'Aoste sur la scène 71 • In realtà, se si prescinde dal celebrato canto d'apertura Hymne au Pays (« Que j'aime, 6 sol natal, tes frakhes promenades, l I.:écho de tes forets, le bruit de tes cascades, l Le parfum de tes fleurs, le cristal de tes eaux! l Que j'aime tes chalets et tes troupeaux sans nombre, l tes mélèzes pretant la frakheur de leur ombre l Au patre qui s'endort aux chants de tes oiseaux... »), il poeta diluì le bellezze alpestri della regione nei successivi duemila versi dei dialoghi tra i paesi dell'Alta e della Bassa Valle d'Aosta, che si susseguono con verbalismo artificioso, monotonamente prosaico. I.:esuberante facilità dei versi alessandrini tarpava le ali all'ispirazione 72 • Quanto ad Anselme Perret (1866-1907), con il quale possiamo chiudere la pano– ramica dei poeti valdostani in francese, si allineava ai cantori della religione e del terroir, talora rivelando, a differenza di altri contemporanei dalla facile penna, una certa difficoltà di versificazione. La poesia valligiana in francese, imbevuta di cultura letteraria, ma sorretta da de– bole genialità, per lo più non scaturiva dal profondo dell'anima, ignorava i grandi temi della lirica d'oltralpe, non si elevava a concetti filosofici: si creava attraverso lo studio e l'imitazione, né aveva l'accento spontaneo e rude della poesia in patois di J.-B. Cerlogne, cantore del terroir e delle sue antiche e pittoresche tradizioni. Tematica e linguaggio, presi a prestito dai modelli transalpini, difficilmente giun– gono al cuore, e spesso il verbalismo soffoca l'ispirazione. Tra i poeti in lingua francese solo Gérard curò la pubblicazione delle sue opere e le liriche di Anselme Perret furono raccolte in unico volume dopo la sua morte: le composizioni in versi comparvero per lo più sparse nei vari giornali locali. Condizionata forse dalla chiusura dell'ambiente sociale, la poesia valdostana otto– centesca non superò mai i confini regionali e rimase poco conosciuta nello stesso ambito valligiano. Già all'inizio del Novecento Anselme Perret si rammaricava della mancanza di « une étude biographique et critique, un peu suivie, sur nos écrivains de la Vallée » 73 • A metà secolo, Augusta Christillin, dispiacendosi del disinteresse degli accademici 70 PERRET, La poésie... ci r., p. 39. 71 L-Cl. GÉRARD, La Vallée d'Aoste sur la scène, Aoste, Mensio, 1862; varie edizioni successive, tra cui Les édi– tions de "La Vallée d'Aoste", Paris, 1926. 72 DuRAND, Les poètes... ci t., p. 106. 73 PERRET, La poésie.. . ci r., p. 30. 144
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