- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2013
LE POESIE RITROVATE DI fERDINAND f ENOIL NEL CONTESTO DELLA SUA PRODUZIONE LETTERARIA abbattere il potere temporale della Chiesa si stemperano nella malinconica riflessio– ne sulla vanità delle glorie terrene. Il motivo ritorna, ma in una visione più generalizzata e apocalittica, in Premier dra– me du Ciel, che occupa un posto a parte nel ventaglio di poesie rinvenute. Il poeta presenta, quasi in estatica visione, il giorno del Giudizio, quando, lontani ormai gli effimeri piaceri del mondo, la schiera luminosa e festante degli eletti si leva verso il cielo, sul cui sfondo si profila la Croce: e Cristo, « cet inconnu de Galilée », appare circondato di luce, le braccia aperte per accogliere quanti l'hanno amato nelle tri– bolazioni terrene. Il titolo fa pensare ad un progetto più vasto, comprendente altri componimenti, che non ha però seguito nel manoscritto. Un'ultima pièce manca nella raccolta rintracciata: L'avenir de la Vallée d'Aoste, com– parsa con la firma del poeta ne "La Feuille d'Aoste" del3 settembre 1879. La poe– sia, sfuggita alla diligente indagine di Donatella Righero 90 -l'ultima, a quanto mi risulta, ad essersi interessata dell'attività letteraria di Fenoil-, è un inno di fiducia nella scienza e nel progresso: in una regione che è meta di turisti e auspicata sede di sviluppo industriale, il poeta, esortando a non temere i cambiamenti, prospetta la costruzione della tratta ferroviaria di collegamento con il Piemonte ed il futuro traforo del Monte Bianco. *** Nel complesso, Fenoil non raggiunge nella poesia altissimi risultati. Per quanto riguarda la metrica, alla costante presenza della rima, ora baciata, ora alternata, non sempre corrisponde una perfetta composizione del verso e della strofa: qui varia il numero delle sillabe, lì ad una quartina si aggiunge un quinto verso... Quanto all'interpunzione, mi pare ben le si attagli il rilievo fatto da Charles de Montma– yeur a proposito degli scritti di Gérard: « La ponctuation n'est pas constamment heureuse et désoriente le lecteur » 91 • La versificazione, se pur generalmente scorrevole, appare nelle pagine giovanili mo– notona e ripetitiva. Fenoil tuttavia tornava (come attestano nel manoscritto i vari ritocchi apportati ad un testo) a correggere, talora più volte, un'espressione, a sosti– tuire anche solo una parola; si concedeva qualche licenza poetica, usava al singolare opimes e si compiaceva di preziosismi poetici rintracciabili nei modelli letterari clas– sici, come l'uso di amour corredato da attributo femminile al plurale, di encor per encore e del cinquecentesco zéphire o zéphyre, per zéphyr, là dove il verso richiedeva una sillaba in più o una in meno... Labuso di luoghi comuni e similitudini banali, 90 D. R!GHERO, La vita egli scritti di Ferdinand Fenoil nell'ambito della letteratura valdostana della seconda metà dell'Ottocento, resi di laurea in Lerrerarura francese, Università degli Srudi di Torino, Facoltà di Lerrere e filosofia, a. a. 1989-90, p. 57:« ... solranro sei le poesie che egli pubblicò ». 91 MoNTMAYEUR, Les poètes valdotains... cir., p. 116. 151
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