- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2013

TERSILLA GATIO CHANU Rien ne vaut ici-bas la paix de nos montagnes, Amis, rien n'est si doux que le parfum des bois, Que le zéphir léger passant sur nos campagnes, Que le vol du faisan et sa plaintive voix. Ah! laissez, laissez-moi dans ma pauvre patrie, Laissez-moi vivre et mourir. La gioire et les honneurs ne me font point envie, Ni l' argent tressaillir. Gardez vos grands palais, potentats de la terre, Entassez des trésors, riches de la cité, Je ne veux que ma chaumière, Ma chapelle solitaire, mes bois, mes champs fleuris et mon ciel étoilé. * Ancora un accoppiamento "forzato" tra un'introduzione (in unica versione, priva dell'abituale data apposta in alto a destra) e un testo poetico (in due copie contrassegnate dal numero 4 scritto sopra il titolo con la matita blu, con identico testo e qualche lieve variante nell'interpunzione) scombinati: entrambi senza correzioni. La diversità dei titoli, ciascuno in unica formulazione e senza alternativa o ripensamento, lascia adito all'ipotesi di una probabile perdita di alcuni dei testi riordinati dall'autore. A conferma dell'ipotesi avanzata, in Délices des chalets il poeta non parla in particolare delle sorelle, ma si rivolge genericamente agli amici. 2 I.: intera strofa è ripetuta verso la fine del componimento. 174

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