- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2013

COMMÉMORATJONS La scelta dei personaggi storici da illustrare nella sua Serigrafia non fu certamente facile per il nostro artista tra la miriade di personaggi degni di nota che nei secoli sono apparsi sulla scena della nostra storia. Eppure questa scelta pare mirata ed esaustiva, da Bernardo, l'apostolo delle Alpi ad Anselmo, il più grande dei valdosta– ni; da Ibleto a Giorgio e Renato di Challant, sintetizzanti la grandezza e la potenza di questa casata, fedelissima di Casa Savoia; a Caterina, donna ribelle e guerriera quanto nobile e fiera; dal "principe" Lazier o Lascaris, originario di Perloz, al conte De Pléoz, personaggi forse minori, avventurieri, ma pur sempre intriganti e degni di nota; al De Tillier, il padre della storia valdostana, che con i suoi scritti ha trac– ciato per primo la storia, nel senso moderno del termine, della Petite Patrie; e, per i tempi più recenti, dal patriota Chamonin all'idealista Cerise, per concludere con l'anticonformista sacerdote e alpinista, nonché scrittore di montagna, Aimé Gorret, l'Ours de la montagne. rinterpretazione, che Franco Balan ci propone per ogni personaggio, non potrebbe essere più pertinente: magistrale la scelta dei colori, più che azzeccata la posa in cui ogni personaggio è sorpreso e rappresentato. raurore ha voluto generosamente do– nare una copia di questa preziosa serigrafìa alla nostra Accademia e non possiamo che essergliene grati. Queste brevi considerazioni su Franco Balan giustificano, a mio modesto modo di vedere, il titolo che ho dato a questa nota: il nostro è un grande artista valdostano, un vero valdostano artista, che ha saputo cogliere e tradurre nelle sue opere i tanti aspetti, quelli più genuini, che hanno caratterizzato e caratterizzano la valle che gli ha dato i natali ». Je voudrais, avant de conclure, si votre patience, chers Confrères, me le permet, vous faire part d'une dernière considération, qu'il y a deux ans je n'aurais pu faire. Notre confrère Franco nous a quittés dans un lit de l'hòpital Beauregard. Un lit certainement de grande douleur pour lui et ses proches, mais, malgré tout, je veux l'espérer, au début, quand la maladie n'était pas trop avancée, de ce lit, le hasard lui a permis de revoir un paysage familier qu'il avait bien connu pendant son jeune age et qui avait fait surgir tant d' émotions dans son cceur d' enfant. Franco a du certainement jouir et scurire devant ce paysage enchanteur ! Condoléances à sa famille. Notre ami s'est assuré une place de choix parmi nous. Merci de votre attention. 231

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