- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2013

STEFANIA LAziER l confronti Si è accennato come il braccio reliquiario di san Grato sia stato unanimemente assegnato dagli studiosi a maestranze orafe locali e definito una realizzazione di spicco del Duecento aostano 27 . Tali argomentazioni, consolidate da Vittorio Viale nel 1967 28 e ribadite ancora in anni recenti, sono state avanzate per lo più sulla base di una generica affinità con un gruppo di oreficerie datate al XIII secolo con– servate nella Cattedrale e nella Collegiata, tra le quali la croce astile con filigrane e i bracci di san Giocondo e della Collegiata di Sant'Orso, questi ultimi ritenuti opere di minore pregio di una medesima bottega. Quanto finora proposto si ri– velerebbe tuttavia poco condivisibile: le filigrane che ornano la croce e il braccio della Collegiata difficilmente possono essere avvicinate a quelle dell'opera, mentre l'altissimo rilievo delle lamine del reliquiario non trova assolutamente riscontro nei due bracci aostani. La presenza di una coppia di esemplari cronologicamente prossimi, di indubbia inferiorità stilistica, e la stessa evidente vicinanza con quello di Sant'Orso non rappresenterebbero inoltre elementi sufficientemente validi ad ancorare il braccio alla produzione locale e, al contrario, avrebbero fornito spunti per nuove e diverse considerazioni. Il braccio di san Grato, infatti, per l'altissima qualità scultorea e per l'estremo na– turalismo nell'esecuzione dell'arto e della mano, oltre che per la rara tipologia del panneggio, potrebbe essere accostato al prestigioso nucleo di bracci reliquiario le- fìceria tra i secoli XII e XV cf. H. HAHNLOSER, S. BRUGGER-KocH, Corpus der Hartsteimchliffi des 12.-15. jahrhunderts, Berlin, Deutscher Verlag fur Kunstwissenschaft, 1985, pp. 13-15; si vedano anche D. DEVOTI, G. RoMANO (a cura di), Tessuti antichi nelle chiese di Arona, catalogo della mostra, Torino, Ages, 1981; D. DEVOTI, M. CuoGHI CosTANTINI, La Collezione Gandini. Tessuti dal XVII al XIX secolo, Modena, Nuova Alfa, 1993). 27 P. To ESCA, Catalogo delle cose d'arte e di antichità d1talia, fase. I, Aosta, Roma, La Libreria dello Stato, 1911, pp. 53-55, n. 67; V. VIALE (a cura di), Gotico eRinascimento in Piemonte, catalogo della mostra, Torino 1939, p. 242 (scheda cat. n. 41); L. MALLÉ, Le artifigurative in Piemonte. Dalle origini alperiodo romantico, Torino, Casanova, 1961, p. 123; A. ZANoTTo, Aosta. Storia, antichità, cose d'arte, Aosta, Éd. de la Tourneuve, 1966, p. 54, n. 15; VIALE, VIALE FERRERO, Aosta romana... cit., pp. 54-55, commento alla tav. XII; E. BRUNOD, Reliquiario del braccio di san Grato, in N. GABRIELLI (a cura di), Arte sacra in Valle d'Aosta, catalogo della mostra, Aosta, Musumeci, 1969, p. 22 (scheda cat. n. 12); G.C. SciOLLA, Aosta. Museo Archeologico, Tesoro della Collegiata dei Santi Pietro e Orso, Tesoro della Cattedrale, Bologna, Calderini, 1974, p. 66, n. 219; E. BRUNOD, Arte sacra in Valle d'Aosta, vol. I, La Cattedrale di Aosta, Aosta, Musumeci, 1975, p. 414, fìg. 498; GARINO, Museo del Tesoro... cit., pp. 56-57, n. 15; 0RLANDONI, La produzione artistica... cit., p. 201; L. GA– RINO, B. ORLANDONI, La Cattedrale di Aosta nella storia dell'arte edell'architettura della Valle, Aosta, Testolin, s.d. [198-], p. 33; BARBERI, Valle d'Aosta... ci t., p. 4; BREZZI RossETTI, Le vie del gotico... ci t., pp. 297-301; BARBERI, Reliquiario di san Grato... ci t., p. 279; BoRDON, L'oreficeria... cit., p. 47; R. PERINETTI, Reliquiario aforma di braccio, detto braccio di San Grato o "Grand Bras", in R. CAPPELLI (a cura di), Pulchra ornamenta ecclesiae. Verso il Giubileo del 2000. XIV Mostra europea del turismo, artigianato e delle tradizioni ct~lturali, catalogo della mostra, Roma, Recografìca, 1995, p. 20 (scheda cat.); BRUNOD, GARINO, La Cattedrale... cit., p. 421, fìg. 605; BREZZI RossETTI, Artisti e maestranze... cit., p. 143. 28 VIALE, VIALE FERRERO, Aosta romana... cit., pp. 54-55, cav. XII. 32

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