- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2013
l L BRACCIO RELIQUIARIO DI SAN GRATO DELLA CATTEDRALE DI AOSTA gati alla committenza del duca Enrico il Leone, realizzati tra il terzo quarto e la fine del XII secolo nei centri della Bassa Sassonia di Hildesheim e di Braunschwei!f 9 • All'interno di questo gruppo, particolarmente vicini sono quelli dei santi Teodo– ro e Cesario (fig. 8) provenienti dal Tesoro dei Guelfi, poi confluiti nel Kunst– gewerbemuseum di Berlino 30 , insieme a quelli dedicati ai santi Valeria e Pancrazio (figg. 10-11) del Tesoro dell'abbazia benedettina di San Michele in Li.ineburg, oggi all'August Kestner Museum di Hannover3 1 • I primi due bracci mostrano indubbiamente alcune importanti analogie con il reli– quiario aostano. Entrambi recano infatti un tipo di panneggio aderente e naturali– stico con taglio diagonale sul lato mignolo, presentano una forma molto slanciata e culminano con una mano di altissima qualità, sul cui palmo sono minutamente raffigurate muscolatura e pieghe; anche le dita sono finemente realizzate sino alle unghie con estrema cura. Evidenti affinità stilistiche permettono di avvicinare al reliquiario di san Grato un altro braccio legato alla committenza di Enrico il Leone e riconducibile alle stesse maestranze, di tipologia però diversa: quello di sant'Inno– cenza del Tesoro dei Guelfi conservato al Kunstgewerbemuseum di Berlino (fig. 9)3 2 • Sebbene per molti aspetti affini, tali reliquiari rivelano tuttavia anche alcune diver– genze rispetto all'esemplare della Cattedrale, dovute principalmente a una datazio– ne anteriore. Oltre a possedere una tipologia di mano diversa, sono infatti carat– terizzati da un panneggio più semplificato; l'ornamentazione con pietre colorate e filigrana è meno ricca e si limita, sul braccio di san Cesario, a strette bande, mentre la forma dell'arto è più esile e primitiva. Inoltre, le dimensioni sono nettamente in– feriori e i basamenti contraddistinti da una forma ovale, con l'eccezione del braccio di san Teodoro, che poggia su di un'alta base quadrangolare. Ancora più significativo, anche se indubbiamente problematico, risulta il confronto con il secondo gruppo di reliquiari dedicati ai santi Valeria e Pancrazio, conservati 29 P. E. ScHRAMM, F. MuTHERICH, Denkmale der deutschen Konige und Kaiser, vol. I, Miinchen, Prestel Verlag, 1981, pp. 24-31. 30 0STERRIETH, Der Welfemchatz... cit., pp. 47-48, nn. 27-28; LEMPERTZ, Armreliquiar... cir., p. 1108; BRAUN, Die Reliquiare... cit., pp. 389, 396, 403, 407, fig. 446; D. K6TZSCHE, Der Welfenschatz im Berliner Kunst- gewerbemttseum, Berlino, Mann, 1973, p. 41, nn. 19, 21, figg. 41-44; DE WINTER, The Sacra! Treasure... cit., pp. 83, 87, 140, nn. 21-22, fig. 101; THURRE, L'atelier roman... cit., pp. 232-233; LAsKo, Ars sacra... cit., pp. 205, 214; LucKHARDT, NIEHOFF, Heinrich der LOwe... cit., vol. II, p. 244; J. EHLERS, Heinrich der Lowe. Europiiisches Fùrstentum im Hochmittelalter, Ziirich, Muster-Schmidt, 1997, p. 136; }UNGHANS, Die Armreliquiare... cir., vol. II, pp. 57-62, 69-73. 31 LEMPERTZ, Armreliquiar. .. cir., p. 11 08; K6TZSCHE, Der Welfemchatz... cit., p. 42; LucKHARDT, NIEHOFF, Heinrich der Lowe... cir., vol. I, pp. 243-244; JuNGHANS, Die Armreliquiare... ci t., vol. II, pp. 74-88. 32 OsTERRIETH, Der Welfemchatz... cit., p. 47, n. 26; BRAUN, Die Reliquiare... cit., pp. 389, 396, 403; K6Tz- SCHE, Der Welfenschatz... cir., p. 41, n. 20, fig. 45; DE WINTER, The Sacra! Treasure... cit., pp. 83, 87, 140, n. 23, figg. 102-103; THURRE, L'atelier roman... cir., p. 234, fig. 265; LucKHARDT, NIEHOFF, Heinrich der LOwe... cit., vol. I, pp. 243-244. 33
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=