- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2013
l L BRACCIO REUQUIARIO DI SAN GRATO DELLA CATTEDRALE DI AOSTA Per quanto concerne la datazione invece, se troppo vaga sarebbe l'attribuzione al XII secolo proposta da alcuni studiosi 5 I, una collocazione al XIII secolo risultereb– be al contrario tarda 5 2, in quanto in quegli anni la tecnica dello champlevé raggiunse un estremo virtuosismo. Difficilmente le placchette aostane potrebbero essere pa– ragonate a quelle della fase alle quali appartengono quelle che ornano i reliquiari duecenteschi dei Magi o della Vergine di Tournai 53 , che si distinguono per una cromia molto più varia e vivace e per motivi geometrici e vegetali indubbiamente più complessi. Ancora avanzata parrebbe una datazione tra la fine del XII e i primi anni del secolo seguente 5 4, nonostante gli smalti riconducibili agli anni compresi tra il 1180 e il 1200 circa, si pensi per esempio a quelli dell'altare dell'abbazia di Klosterneuburg di Nicolas de Verdun del 1181, mostrino disegni e una gamma cromatica maggiormente limitata 55 . Anche accanto a questo genere di produzione infatti, le placchette del braccio risultano anteriori, per la cromia e per il disegno più semplici. La loro datazione sarebbe quindi da anticipare di quasi un ventennio e da collocare all'incirca tra il 1160 e il 1170, periodo al quale sono riconducibili le prime testimonianze della tecnica champlevé. Altro aspetto indubbiamente degno di nota è quello della provenienza degli smalti, ritenuti in origine appartenenti a una cassetta o a un altro oggetto liturgico, succes– sivamente smembrato, e pertanto più antichi rispetto al braccio reliquiario 56 • Te– nendo conto dei massicci rimaneggiamenti subiti dalla base 57 e da quanto affermato in merito alla datazione e all'origine, tali argomentazioni difficilmente potrebbero essere smentite. Inoltre, sebbene dalle regioni della Mosa e del Reno provengano SwARZENSKl, NETZER, Catalogue ofMedieval... cit., pp. 8-9, 13, 52-53, 62-63; R. BAUMSTARK, Schatzkam– merstiicke aus der Herbstzeit des Mittelalters. DieRegensburger Emailkiitschen zmd seine Umkreis, catalogo della mostra, Miinchen, Hirmer, 1992, pp. 100-105; SPEEL, DictionaryofEnamelling... cit., p. 124; ZINNKANN, Email 12.-17... cic., pp. 20-23. 51 PERINETTI, Reliquiario aforma di braccio... cit., p. 20. 52 ToESCA, Catalogo delle cose d'arte... cit., p. 55; W: F. VoLBACH, Tesori di arte sacra nella Valle d'Aosta, in "Il- lustrazione Vacicana", 14/1937, p. 641; GABRIELLI, Oreficerie medioevalifiamminghe... cit., p. 238; MALLÉ, Antichi smalti cloisonnés... cit., pp. 131-132, fig. 65; BRUNOD, La Cattedrale di Aosta... cit., p. 414; GARINO, 0RLANDONI, La Cattedrale di Aosta... cit., p. 33; BARBERI, Valle d'Aosta... cic., p. 4. 53 HoFFMANN, The Year 1200... cic., vol. I, pp. 92-94; MuLLER, LAFONTAINE DosoGNE, STIENNON, Tesori dell'arte mosana... cit., pp. 44-45, cav. 27; LAsKo, Ars sacra... cit., fig. 294; P.-L. NAVEZ, La chasse de Notre-Dame de Tournai. Un chefd'oeuvre en style 1200 du maitre-orjèvre Nicolas de Verdun, Tournai, Incipit, 2006; Io., Le Trésor de la cathédrale de Tournai, Tournai, Incipit, s.d, pp. 4-7. 54 BARBERI, Reliquiario di san Grato... cit., p. 279. 55 F. R6HRIG, Der Verdzmer A/tar, Klosterneuburg, Herold, 1965; BELLI BARSALI, Lo smalto... cic., p. 19; HoFFMANN, The Year 1200... cit., vol. I, pp. 171-174, vol. II, figg. 100-104. 56 MALLÉ, Antichi smalti cloisonnés... cic., pp. 131-132; GARINO, 0RLANDONI, La Cattedrale di Aosta... cit., p. 33. 57 Cf. nora 26. 39
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