- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2013

GEOMETRIA E TEOFANIA IN UN MOSAICO DEL Xlii SECOLO DELLA CATTEDRALE DI AOSTA 10. 1O. Il planisfero di Cosmas lndicopleustes (i quattro venti soffiano nel corno). del mosaico pavimentale (fine del XII secolo) della distrutta chiesa di San Salvatore in Torino (ora Museo di antichità) 32 • In questa storiografìa cronologica del mosaico superiore della Cattedrale, merita di essere citato lo studio prettamente iconologico di Ave Appiano (1996), per i suoi numerosi spunti di originalità 33 • Il contributo di Renato Perinetti del 1999 è prettamente archeologico, ma aggiun– ge un dato fondamentale alla conoscenza della storia materiale del mosaico, un ele– mento che, congiunto con il già noto rilievo dell'evidente mutilazione e probabile scomposizione e rimontaggio del medesimo, supporta l'ipotesi di una sua primitiva collocazione in altra sede nel contesto della chiesa cattedrale: « Durante lo scavo della zona sovrastante l'ala occidentale del criptoportico romano sono state ritrovate, nello strato di crollo delle volte, alcune tessere che sembrano far parte del mosaico sin qui descritto. Non va dimenticato che la zona del ritrovamento è quella relativa al coro occidentale costruito nel 1065 e distrutto alla fine del XV secolo per allungare la chiesa e costruire la nuova facciata. Le ragioni sovraesposte permettono di ipotizzare l'esistenza di un pavimento musivo che all'origine era situato nel coro 32 F. PATETTA, A proposito del mosaico medioevale scoperto a Torino nel marzo del1909, in "Arri della Socierà piemonrese di Archeologia e Belle Arri", VIII, fase. 5, 1917, pp. 318-340. 33 A. APPIANO, Fisiognomica del mostro. I simboli della ciclicità, in Forme dell'immateriale. Angeli, anime, mostri, Torino, Sei, 1996, pp. 183-188. 63

RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=