- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2014
DoCUMENTI E TESTIMONIANZE SULL'INTERNAMENTO MILITARE NELL'ARCHIVIO DELL' ANEI cattura, all'internamento e alla liberazione; corrispondenza dei prigionieri prove– niente dai campi di lavoro nazisti o inviata loro dalle famiglie, comprovante l'inter– namento dei Valdostani tra gli ultimi mesi del1943 e i primi mesi del1945; docu– menti di carattere militare; certificazione sanitaria; documenti relativi all'assistenza economica post-bellica e alla ricollocazione professionale di molti ex internati. Si tratta evidentemente di documenti fondamentali per ricostruire la vicenda militare ed umana di questi giovani, a cui, in occasione della presentazione della domanda d'iscrizione all'associazione, veniva richiesto di produrre, a mo' di certificazione dell'avvenuto internamento, almeno un documento relativo alla prigionia. Questo fatto spiega l'abbondanza di documenti- soprattutto lettere o brevi comunicazio– ni- dalla o per la Germania. Una terza e ultima sezione (denominata C), comprendente gli Addenda (faldoni 33-35), conserva documentazione varia raccolta negli anni 1988-2010 dall'Istituto della Resistenza di Aosta. Vi sono confluite diverse testimonianze e memorie di ex internati e fotocopie di diari di prigionia, insieme con la riproduzione in fotocopia o in versione digitale di alcuni oggetti personali, fotografie e scritti appartenuti all'ex internato Astolfo Landi, gentilmente messi a disposizione dalle figlie e ri– prodotti nel mese di novembre 2009. Trovano posto qui anche le carte prodotte dall'Istituto della Resistenza nel corso del 2000; in quell'anno fu realizzata una raccolta di dati in risposta ad una richiesta dell'Istituto di storia contemporanea "Pier Amato Perretta" di Como, in merito ai risarcimenti del lavoro coatto in favore di coloro che avevano prestato la loro attività nell'industria bellica nazista ai tempi dell'internamento. Nell'ottobre del 2008, nel momento in cui ho messo mano all'inventariazione dell'archivio, esso presentava una sua struttura originaria, anche se non esplicitata in alcuna fonte repertoriale o in strumenti di corredo compilati, frutto eviden– te di un paziente lavoro di segreteria svolto nel corso degli anni. Per esempio, le domande d'iscrizione e le schede personali dei soci erano collocate in una sezione a sé stante, mentre la maggior parte degli altri documenti risultava distribuita in cartelline, spesso provviste di titolazione, di cui ho cercato di conservare il maggior numero nel riordino successivo, quando possibile. In realtà questi fascicoli alloro interno talora non contenevano documenti collegati al titolo indicato e, più spesso, mescolavano documenti di periodi diversi. Solo una parte limitata della corrispon– denza risultava protocollata con ordine. Ho avviato pertanto il lavoro in vista di un esame analitico delle singole carte; per ognuna di esse ho proceduto ad una regestazione che tenesse conto dell'indivi– duazione della categoria o serie documentaria di appartenenza, della datazione, di una sintetica descrizione da cui far emergere elementi degni di nota in relazione a persone od eventi, e dell'identificazione delle carte sulla base di alcune tipologie individuate (documento, opuscolo, registro, quaderno, album, ecc.). 123
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