- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2014
Vangelo e politica nel Nuovo Testamento: una riflessione sulle origini cristiane ROMANO PENNA Gli scritti neotestamentari, nei quali è depositata l'autocoscienza delle prime ge– nerazioni cristiane, non definiscono solo i contenuti specifici della nuova fede, ma testimoniano anche alcune dimensioni che questa fede assume sul piano della con– vivenza civile. Lo possiamo constatare in alcuni momenti di quella storia, e cioè: nella vita di Gesù di Nazaret, nella esperienza della prima comunità di Gerusa– lemme e poi delle successive comunità paoline, nell'importanza della cittadinanza romana per le vicende di Paolo, in alcune riflessioni condotte dall'Apostolo stesso nelle sue lettere, in una breve ammonizione della Prima lettera di Pietro, e infine nella implicita polemica ami-imperiale dell'Apocalisse di Giovanni. Come si vede, il ventaglio dei possibili campi di indagine sul tema è abbastanza ampio. Ma in questa sede mi limito a presentare due di questi momenti: il caso del Gesù storico e la specifica riflessione svolta dall'apostolo Paolo nella sua Lettera ai Romani. li Gesù storico e la politica La necessaria costatazione di base è che Gesù di Nazaret non fu un politico, e non solo perché egli non usa mai le tipiche parole rroA.erda-rroA.hwJ.La, 1 essendo il termine rroA.in]ç ininfluente. 2 Nonostante la sua qualifica di «figlio di Davide», peraltro mai sulla sua bocca, 3 Gesù non si interessò di politica, almeno nel senso odierno della parola, anche se, detto in generale, bisogna riconoscere che ogni presa di posizione pubblica fini– sce per avere naturalmente una ricaduta sul piano di qualunque polis o comunità. È appena il caso di ricordare che 1toÀtrda corrisponde al titolo dell'omonimo dialogo platonico, comune– mente reso in italiano con Repubblica. Si veda anche di Aristotele la f\9l]valwv :n:oÀtTda, tradotto come Costituzione degli Ateniesi, per non dire del suo specifico trattato iloAtnKà f3tf3Afa, un neutro plurale comunemente tradotto con il femminile singolare Politica. 2 Esso si trova solo in due parabole: quella del cosiddetto figlio prodigo («che si mise a servizio di un 'cittadino' di quelluogm>: Le 15,15) e quella cosiddetta dei talenti (uun nobile partì per un paese lontano per ricevere il titolo di re... ma i suoi "cittadini" lo odiavano» e cercarono di ostacolarne la nomina: Le 19,12-14). 3 La si trova 8 volte nei Sinottici (di cui 5 nel solo M t), o sulla bocca altrui (Mt 9,27; 12,23; 20,31; 21 ,9; Mc 10,47; Le 18,38.39) o sotto la penna dell'evangelista (cf. Mt l, l). Inoltre, c[ anche Rom 1,3; 2Tim 2,8; Ap 5.5. 131
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