- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2014

GUIDO GENTILE pietra posta sul Gran San Bernardo, quale ne fosse la giusta posizione, concordare col rappresentante designato dal governo vallesano la data del ripristino del limite, provvedere a che il termine fosse ristabilito nella posizione primitiva e redigere un processo verbale dell'operato in due esemplari, firmato da lui e dalla controparte. !.:Ufficio di Stato per gli Affari Interni, non essendosi trovato nei Regi Archivi alcun titolo o testimonianza riguardo a quel confine, scrisse al Salteur di farne ricerca ad Aosta. Costui assicurò che si sarebbe recato sulla montagna a fine mese, quando il sito fosse scoperto dalla neve, e riferì che il Conseil cles Commis, da lui interpellato, aveva risposto che non possedeva documenti sulla limitazione. Il 2 luglio, il Salteur riferì all'Ufficio di Stato di essersi recato poco prima sul Gran San Bernardo in compagnia dell'avvocato fiscale del ducato, Joseph Marie Flandin. Aveva così rilevato, secondo un disegno che univa alla sua lettera, che il limite o « bome, era costituito da una grossa pietra che serviva a guisa di ponticello (« pon– teille »)sul corso di un ruscello scendente nel lago. Sulla pietra erano incise da una parte le armi di Savoia e dall'altra quelle del Vallese, come rappresentate nel disegno. A breve distanza sul territorio vallesano vi era un pilastro con una banderuola alle armi del Vallese. Aveva sentito dire che in antico, sul territorio del ducato d'Aosta, ve n'era uno simile, con, in cima, le armi di Savoia, ma non se ne era trovata traccia. La pietra in questione non gli pareva spostata, ma solo fessa(« fèlée »)e la fenditura ta– gliava d'alto in basso le armi del Vallese. Il che, apparentemente, doveva aver indotto la Repubblica a chiedere il ripristino del termine. Peraltro, tra le lettere che il suo pre– decessore, Rambert, aveva ricevuto dal Segretario di Stato Blatter, aveva notato che già nel!753 questi aveva chiesto di ristabilire il termine e Rambert aveva risposto che « la susdite limite n'étoit point derangée "· Concludeva: «le susdite rétablissement ne peut ètre fait que en plaçant dans le susdit endroit et dans la mème position une autre grosse pierre avec le armoiries cles deux souverainetés, qu'il faudra faire travailler "· Dall'Ufficio di Stato, sentito il Re, si rispose a Salteur che egli doveva significare al commissario vallesano che la pietra non pareva aver bisogno di ripristino; se però si auspicava di sostituirla con una nuova egli si sarebbe trovato sul luogo in una certa data per concordare il modo di far lavarare il nuovo termine e il giorno della sua sistemazione. Quindi, il commissario designato dalla Repubblica, Maurice Eugène de Sepibus, governatore di Saint-Maurice, e Salteur si scambiarono alcune missive, di tono piuttosto sostenuto, con cui combinarono l'invio sul valico di persone ri– spettivamente incaricate di preparare la nuova pietra di confine. !.:incontro tra i due commissari avvenne il28 agosto. 3 Salteur, accompagnato dall'av– vocato Flandin, si trovò alle otto del mattino sulla montagna del Gran San Bernardo, 3 Seguo il verbale e la relazione inviati dal Salteur all'Ufficio di Stato degli Affari Interni il3 settembre 1755. 14 ASTO, Corte, D.AO.VALL., categ. 2, paquet l, fase. 3, Copie de lettres, relatians et verbaux... avec la carte foite à cette accasian par l'ingenieur Berta/io; fase. 4, Lettres du sénateur Sa!teur...

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