- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2014

«La mia vita mi fa paura. Vagliata attentamente, quasi tutta la mia vita mi appare o peccato o sterilità. lviA-rrEo ZoPPI E se qualche frutto in essa si vede, è così simulato o imperfetto o in qualche modo corrotto che, sicuramente, o non piace o dispiace a Dio. La tua vita, dunque, uomo peccatore, non quasi tutta ma certamente tutta o è nel peccato e va condannata, oppure è senza frutto e va disprezzata. [ ... ] "Provo nausea della mia vita". Mi vergogno di vivere, temo molto di morire [ ... ] Tu forse credi che qualche peccato sia poca cosa. Magari tenesse in poco conto qualche peccato il Giudice rigoroso! ma, ahimè. Ogni peccato, con la trasgressione non disonora forse Dio? Quale peccato dunque oserà chiamare piccolezza l'uomo peccatore? Quando mai è cosa da poco disonorare Dio? [ ... ] Quale tormento! Da una parte i peccati che accusano, dall'altra la giustizia che spaventa; sotto si apre l'orrido caos dell'inferno, sopra il giudice irato; dentro brucia la coscienza, fuori arde il mondo)}. 6 Come si vede, qui abbiamo un netto contrasto, icasticamente descritto da Ansel– mo, sempre alla luce del suo personale immaginario che affonda le radici nell'in– fanzia: Dio è pensato in alto, come su di un'alta cima, mentre l'uomo sprofonda nel basso, come in un burrone infuocato, e alla grandezza della maestà divina è stridentemente accostata la miseria umana. 6 ANSELMO o' AoSTA, l Meditazione per suscitare iltimore, in Io., Orazioni eMeditazioni, a cura di L Biffi e C. Marabelli, Milano, Jaca Book, 1997, pp. 429-437. 150

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