- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2014
La posizione di Anselmo nel dibattito politico medievale MATIEO ZOPPI La visione politica di Anselmo maturò parallelamente alle sue vicende personali quando, suo malgrado, dovette accettare il ministero abbaziale al Bee e, successiva– mente, quando fu costretto ad accogliere l'elezione ad Arcivescovo di Canterbury e Primate d'Anglia. I due esilii volontari, che a questa seguirono, non sono altro che la conferma della coscienza politica nel frattempo maturata. Come è noto, l'acume con cui Anselmo era solito esaminare le diverse questioni e la rettitudine morale con cui egli affrontava i molteplici problemi della vita, caratterizzano anche la sua riflessione e azione politiche. Al riguardo è particolarmente interessante la testimonianza che riporta Eadmero nella Historia novorum in Anglia, circa le argomentazioni fornite da Anselmo a sostegno delle sue reticenze a diventare arcivescovo di Canterbury: <<[ ... ] Rivoltosi [Anselmo] verso di loro [i vescovi inglesi], li interrogò in questi ter– mini: "Vi rendete conto di ciò che tentate di fare? Avete attaccato all'aratro, sotto un medesimo giogo, un indomito toro e una pecora vecchia e debole. Che ne accadrà? In verità, l'indomabile foga del toro strazierà la pecora, feconda di lana, di latte e di agnel– li, sballottata qua e là tra i rovi e le spine se non si libererà di questo giogo, così che sarà inutile a se stessa e a chiunque, poiché non potrà offrire niente di tutto questo. Perché mai? Sconsideratamente avete accoppiato la pecora al toro. Pensate che la Chiesa è come un aratro, secondo quanto afferma l'Apostolo: 'Siete il campo di Dio, l'edificio di Dio'. In Anglia due buoi, che stanno al di sopra di tutti, trainano questo aratro gui– dandolo e lo guidano trainandolo, ossia il re e l'arcivescovo di Canterbury. L:uno con la giustizia secolare e la sovranità, l'altro con la dottrina divina e il magistero. Uno di questi buoi, cioè l'arcivescovo Lanfranco, è morto; l'altro, dotato fin dalla giovinezza della foga di un toro indomito, è posto alla testa dell'aratro; e voi al posto del bue mor– to volete attaccare me, vecchia e debole pecora, a questo toro indomito? Comprendete a sufficienza ciò che dico: per questo vorrei che consideriate a chi associarmi e, dopo averlo considerato, desistiate dal vostro proposito. Se non desistete, ve lo preannuncio, la crudeltà reale, dopo avermi tormentato con diverse ingiustizie, mi opprimerà oltre ogni vostro pensiero- quando da me alcuni potevano avere la lana e il latte della pa– rola di Dio e agnelli per il suo servizio; e la gioia che ora vi deriva da me come davanti alla speranza del vostro sollievo, si muterà per molti in dolore e tristezza, poiché non avranno potuto ricevere da me né l'abituale consiglio, né il soccorso sperato")). 1 EADMERO DI CANTERBURY, Historia novomm in Anglia, l, trad. it., a cura di A. Tombolini, Milano, Jaca !59
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