- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2014
MA ITEO Zorrr tas dissipatur, tepescit pietas, distinctio solvitur, distinctione saluta morum castitas violatun>. 20 Anselmo aveva appreso dal suo antico maestro che accogliere e promuo– vere l'ordinamento politico del mondo è cosa buona, 21 e che esso grazie all'apporto del Cristianesimo può rendere gli uomini ancora più umani («humaniores»), 22 ma non aveva mai letto nei suoi scritti che il segreto di questa progressione dell'uma– nità stesse nella promozione della libertà interiore di ogni uomo. Appunto qui, secondo Anselmo, l'autorità politica trae, come dal basso, una sua ulteriore legit– timità, quella cioè di coltivare e orientare, nella società, l'anelito al Bene presente in ogni uomo, giacchè tutta l'umanità è permanentemente, di diritto, dominio assoluto del Bene, che è Dio. 20 LANFRANCO DA PAVIA, Epist. I ad Ti m., I, 2, Commemarius, col. 349A. 21 Cf. ibidem, Epist. Ad Tit, I, 13, Commemarius, 13, col. 370. 22 Cf. ibidem, Epist. I ad Tim., V1, 2, coli. 359~360. !68
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