- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2014
GUIDO GENTILE essendosi fatta misurare la detta pietra e le sue distanze dal lago, dalla sorgente di Fontaine Couverte e dal pilastro colla banderuola, il tutto risultò conforme. l:Albertolio fece osservare che la pietra, nell'attuale situazione, si trovava inclinata dal lato del ducato di Aosta e che egli non poteva sapere se ciò fosse avvenuto per via del suo peso, il che era possibile poiché da quella parte posava su terra e pietre mobili, mentre dal lato del Vallese era appoggiata sulla roccia: tuttavia nello stato in cui presentemente si trovava, contornata da terra e da un po' di erba, gli pareva che se vi era stato un movimento, questo doveva essere accaduto da tempo. Il ma– estro luganese fece inoltre notare che la pietra presentava una fenditura dalla parte del Vallese, ma tuttavia era in condizioni tali da poter servire ancora a lungo, se si fossero prese delle precauzioni affinché la lesione non si allargasse. Allora si con– venne di lasciare la pietra nello stato in cui si trovava, per il timore che muovendola e sostituendola con una nuova si cambiasse l'allineamento, sebbene l'Albertolio dichiarasse che, nonostate le ricerche fatte sui luoghi, non aveva trovato segni cor– rispondenti che potessero dare certezza della situazione attuale del confine. Costui pose subito a sostegno della pietra, da entrambe le parti, una muratura di pietre a secco, per impedire che la lesione aumentasse. Per precauzione si collocò sopra e accanto ad essa un'altra pietra, come disegnata nella mappa, incisa colle armi dei due Stati e col millesimo corrente, nonché con una linea al mezzo, che si fece collimare con quella della vecchia pietra. Si sarebbero poi unite le due pietre con staffe, ma, quando si trattò di mettere il tutto a verbale, secondo il racconto del Salteur, «le dit monsieur deputé (cioè il de Sepibus) prétendit que d'icelui il résulta que l'alignement adduit de la susdite limite avoit été tel, ce qu'il prétendit faire par differens termes équivoques qu'il vouloit insérer dans le dit verbal )}, I l commissario sabaudo si rifiutò di accedere a una tale dichiarazione, considerando la facilità con cui si sarebbe potuto smuovere la pietra e cambiarne l'allineamento. Inoltre aveva percepito una voce popolare, un « bruit commun du lieu de Saint– Rhémy, qui est que la source de la dite fontaine est sur le terrein du Duché, dont cependant elle se trouve éloignée par l'alignement que forme la position actuelle de la dite pierre)}, Pertanto, non potendosi raggiungere un accordo in proposito, si lasciarono le cose nello stato che si è detto e i convenuti si ritirarono senza firmare alcun verbale; quindi, il commissario sabaudo, sceso a Saint-Rhémy, ne stese uno suo, che mandò all'ufHìcio di Torino, colla narrazione di quanto era avvenuto. 16 aortste 1755. Sorroscrirro: Francesco Albertolio, Favre nottaire secrettaire. Penna e acquerello, 495 x 690 mm. Scala 50 rese = 83 mm. Include, a parre, la vecchia e la nuova pietra di confine, alla scala parricolare di una resa = mm 80. La sola rappresenrazione della zona cenrrale, occupata dal lago, dall'ospizio e dal grand chemin, si presenta come geometrica, menrre quella delle montagne ai lari, in due vedute contrapposte, è alquanto arcaica e meramente dimostrativa. La riproduzione di questo documento carrografico, così come degli altri che compaiono nelle pagine seguenti, è srara autorizzata dalla Direzione dell'Archivio di Sraro di Torino. I.:aurore può essereidentificato con il cosrrurrore a lungo arrivo in Valle d'Aosra; cf. B. ORLANDON!, Architettura in Và{fed'Aosta dalla Rifonna alXX secolo, Ivrea 1996, pp. 194-195.
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