- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2014

LEITERIO :tvfAURO produzione) delle modalità di un'azione concreta dei cristiani nel mondo e, più in generale, dell'influsso che i princìpi cristiani possono esercitarvi. In Primauté d u spirituel, invero, Maritain non parla ancora dello specifico ruolo di animazione e di lievito della società che egli riconoscerà in seguito ai cattolici « com– me catholiques »; vi stabilisce però con molta chiarezza l'esigenza di distinguere nettamente l'ambito temporale da quello spirituale, escludendo riguardo al primo ogni diretto legame disciplinare del cristiano dalla gerarchia ecclesiastica: « tonte activité politique, si nécessaire qn'elle puisse etre, se tient sur un plan humain et particulier, où la religion peut intervenir avec autorité, pour la défense du bien spiri– mel, mais où elle ne saurait jamais aliéner sa propre indépendance ». 5 In questo testo Maritain pone inoltre per la prima volta il problema dell'unità politica dei cristiani, affermando:« leur adhésion à tel ou tel parti politique est un choix mora![ ... ]. Et ce choix personnel qu'ils font comme membres catholiques de la cité terrestre, non comme membres de la cité catholique, n'engage nullement l'Église ». 6 In tale modo, egli delinea in una chiave, per dir così, positiva il loro impegno nel mondo, che, in opere come Antimoderne del 1922 o Trois reformateurs del!925, coeve al periodo della sua vicinanza alle posizioni dell'Action française, era visto invece in termini di netta contrapposizione; questa "svoltà' è da lui attuata in nome di una tavola di va– lori (appunto quelli evangelici) che, riguardando soprattutto l'ambito interiore della coscienza più che quello esteriore dell'obbedienza alla gerarchia, possono proprio perciò coinvolgere non soltanto i cristiani, ma ogni uomo di "buona volontà". Emerge da ultimo in Primauté du spiritue!, rispetto alla linea da lui tenuta nei suoi precedenti scritti, la revisione (nel senso di un loro maggiore apprezzamento) di alcuni importanti concetti politici, che sarà portata avanti e approfondita nella sua successiva riflessione? Per quanto riguarda, ad esempio, il concetto di democrazia, invece di respinger!o senz' altro, come ad esempio in Antimoderne, 8 egli ne distin– gue qui tre significati: amore per il popolo o demolì lia (che è per lui un significato privo di particolare valore politico); politeia nel senso di Aristotele e Tommaso, ossia forma di regime misto, da lui moderatamente apprezzato, in quanto capace di temperare il principio democratico del numero con quello aristocratico del valore e quello oligarchico della ricchezza, e che a suo dire sarebbe più appropriato chia– mare «repubblica» (con questo nome esso si è attuato, in età moderna, soprattutto negli Stati Uniti); democrazia, infine, nel senso rousseauiano di sovranità del popo- 5 MARITAIN, Primautéduspirituel... cit., p. 851. 6 Jbid., pp. 851-852. 7 E. BERTI, Questioni difilosofia politica: democrazia, popolo, autorità, infacques Maritain oggi, Atti del Conve– gno internazionale di studio promosso dall'Università Cattolica nel centenario della nascita (Milano, 20-23 ottobre 1982), Milano, Vita e Pensiero, 1983, pp. 200-227. 8 Cf:]. MARITAIN, Antimoderne, in J. et R. Maritain, CEuvres complètes... cit., vol. II, 1987, pp. 1087-1096. 170

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