- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2014

GUIDO GENTILE ni, aveva percepito che non avevano documenti sui confini del Gouvernement di Saint-Maurice e che il Pont d'Hudry li metteva in imbarazzo, perché sembravano non ignorare che era uno dei limiti della montagna di Barasson e che questa appar– teneva al mandamento di Quart: per questo la Repubblica pareva eludere la verifica degli altri limiti e restava fissa sul conservare quello di Fontaine Couverte nella si– tuazione in cui si trovava. Per l'incontro che si poteva prendere per l'anno seguente proponeva all'Ufficio di Stato di scegliere non il colle del Gran San Bernardo ma un posto nel ducato, la Cité o la grangia mauriziana di Saint-Oyen, perché a Saint– Rhémy non c'era un solo locale adatto. In quei giorni, peraltro, il rilevante argomento che si riteneva di ricavare dalle trac– ce rimaste sulla roccia del Pont d'Hudry era messo in forse da un sopralluogo che il capitano Vayra aveva effettuato il 29 agosto, accompagnato dal maestro mura– tore Zimmermann e da Clement Martin di Saint-Rhémy, che il Peyrani gli aveva assegnato come indicatori. Il Vayra saliva sulla roccia, coperta da due piedi di neve gelata, e la esaminava per un quarto d'ora cercando di scoprire qualche cosa che po– tesse indicare le stelle e i colpi di martello o di altro strumento di cui si era parlato, ma nulla trovava: la roccia presentava una linea fatta dalla natura e d'altra parte era simile a un'altra che si trovava a distanza di qualche trabucco. Del tutto il capitano eseguiva un disegno, che poi unì alla sua relazione, stesa a Torino il12 settembre. Quindi raggiungeva il Peyrani a Saint-Rhémy, gli riferiva del sopralluogo, e il giorno 31 agosto assisteva all'incontro sul Gran San Bernardo. Qui notava che Kalbermatten si comportava come « un homme de beaucoup de talent et de politique »e che il Peyrani gli esponeva le sue ragioni e i suoi argomenti « avec un esprit soutenu et en meme temps rempli de douceur et d'honneté », ma i Vallesani continuavano a pretendere che la linea incisa sulla pietra della Fontaine Couvertevalesse per l'allineamento del confine ed egli stesso non riusciva a convin– cerli che non serviva ad altro che a dividere gli stemmi posti sulla pietra. 43 Il21 giugno 1759la Repubblica del Vallese delegò nuovamente, per la prosecuzio– ne delle trattative, il Kalbermatten, associandogli Maurice Antoine Wegener, già governatore di Saint-Maurice. Al Peyrani, il quale chiedeva una risposta alla me– moria che gli aveva consegnato l'anno prima, il Kalbermatten replicava che i suoi superiori l'avevano incaricato di far presente che essi avevano trovato « trop proble– matique » il contenuto di quella memoria e non potendo affidare ai due delegati una risposta positiva in merito, avevano rinnovato le istruzioni« pour concerter sur les lieux tout ce qui pourroit avoir rapport à l'instance primitive des confins et au maintien d'un bon voisinage ». Il Peyrani, su istruzione espressa dal solito consulto e approvata dal Re, rispose al Kalbermatten che non avrebbe creduto che la sua 43 ASTO, Corte, D.AO.VALL., careg. 2, paquer 2, 10, 1758 settembre 10, Torino. ReUition dre capitain vayra are mjet des conjins de la montagne drt Grand Saint Bernard [ .. .}avecpian démonstmtif. 40

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