- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2014
GUIDO GENTILE a quel limite, sebbene di per sé potesse variare, come si era riconosciuto nel 1755 fissandolo con un supporto. In proposito si doveva tener presente che il Segretario di Stato Blatter aveva scritto al vicebalivo di Aosta Lambert ili O maggio 1753 per segnalare che quel limite era stato rovesciato e bisognava raddrizzarlo. Un limite così instabile non poteva decidere del confine tra due Stati: tanto più in un paese di montagna dove si usavano ordinariamente punti di divisione sicuri ed evidenti o segni fissi quali erano la barra di ferro e la pietra incisa del Pont d'Hudry. l delegati vallesani espongono i loro argomenti e il barone Foncet propone una transazione Il14luglio 1761 la Repubblica scrisse al Re che, considerando che il trattato stipu– lato tra la Repubblica e il regno di Sardegna il l O aprile 1748 per la fornitura di sale al Vallese sarebbe giunto a scadenza l'anno successivo, desiderava mandare a Torino il Segretario di Stato Wegener e il banneret de Kalbermatten per trattarne il rinnovo e insieme superare le difficoltà rimaste sulla questione del confine. Sulle conferenze che così si tennero in Torino tra novembre e dicembre del1761 disponiamo di una ricca relazione di Jean Joseph Foncet, barone di Montailleurs, che si occupò della trattativa sul confine. 46 Il 28 novembre, su ordine del Re, datogli tramite il primo Segretario di Stato per gli Affari Esteri cavalier Ossorio (che da quel momento assumeva un ruolo diretti– vo nella vertenza prima trattata dalla segreteria degli Interni), il Foncet ricevette i due delegati vallesani e disse loro che le memorie e le lettere del vicebalivo Peyrani contenevano sufficienti dettagli sulla delimitazione proposta dal governo sabaudo e sui suoi fondamenti. Quindi toccava a loro rispondere. Essi replicarono che il territorio del Vallese si estendeva sino alla Fontaine Couverte e quindi vi erano incontestabilmente compresi la casa del Gran San Bernardo e la via tendente di là fino al Pont d'Hudry; insistettero inoltre sul preteso allineamento della pietra che, dicevano, nel 1755 sarebbe stato riconosciuto come costituente la linea divisoria tra i due Stati dal vicebalivo Salteur e nel rapporto giurato dell'Albertolio, nonché nella carta da questi rilevata e rimessa in copia al commissario del Vallese. Al primo punto il Foncet rispose che si erano troppo facilmente allarmati riguardo alla casa dell'Ospizio e alla strada tendente dalla Fontaine Couverte al Pont d'Hud– ry, delle quali né la memoria né le lettere del Peyrani facevano menzione e che quin– di erano fuori discussione. Quanto al secondo, il preteso allineamento era contrario al tenore dei documenti acquisiti, all'uso generalmente adottato nelle delimitazio- 46 ASTO, Corte, D.AO.VALL., categ. 2, paquet 2, 12 e 13: Re!ation der conflrencer qui re ront temter à 1ì<rin à lafin d e novembre et d anr le commencementd edécembre d elimnée 1761. 46
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