- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2014

UNA PIETRA DI CONFINE E UNA SORGENTE; VERTENZE SETTECENTESCHE SUL GRAN SAN BERNARDO te di chi chiede, avevano insistito sul preteso allineamento, ma non sembravano più decisi a insistere, almeno senza una qualche contropartita; i rappresentanti sabaudi avevano recitato la parte opposta, affermando che il territorio del ducato di Aosta si estendeva fino al Pont d'Hudry. Ora, sembrava a Foncet che la produzione dei terriers della baronia di Quart e le testimonianze raccolte al riguardo non bastas– sero a stabilire una tale estensione della sovranità sul versante vallesano e ciò per due ragioni. Le reconnaissances non parlavano di mandamento né di giurisdizione e sembravano deporre per un semplice feudo rurale, il che non poteva influire sulla sovranità, in quanto anche l'Entremont vallesano era anticamente feudo dei signori di Quart, come appariva dalla reconnaissance del 1422 allegata dai signori del Vallese: di modo che poteva darsi che in origine la montagna del Barasson ap– partenesse sia al mandamento di Entremont, sia a quello di Quart, tanto più che era separata da Étroubles da un'alta frete, che sembrava formare un confine naturale di giurisdizioni e di sovranità, ben più che l'estremità di questa montagna verso il Pont d'Hudry. Su quella cresta i Vallesani dicevano che vi erano resti di muri che erano considerati come divisori tra i territori comunali e tra le giurisdizioni. D'altra parte i regolamenti fatti nel1512 dalla comunità di Étroubles menzionavano quali confini del territorio comunale le cime di Barasson: il che avrebbe dato un deli– mitazione regolare e naturale, conforme a quella che separava dovunque il ducato d'Aosta dal Vallese. Insistere sulla rivendicazione della Comba di Barasson di là dalle fretes sembrava al Foncet tanto meno fondato in quanto le reconnaissances per il feudo di Quart non erano uniformi riguardo ai confini: alcune, che non si erano prodotte, non parlavano del Pont d'Hudry ma tiravano diritto sopra l'ospizio di Fontinte sino a Babylone e alle Paluettes. Le testimonianze acquisite riguardo all'u– so di pascolo di quelli di Étroubles nella Comba di Barasson e sulla barra di ferro colle armi dei suoi stati non apparivano sufficienti a stabilire una sovranità sabauda su quel terreno. I segni della roccia vicino al Pont d'Hudry non meritavano consi– derazione dopo ciò che aveva riferito il capitano Vayra nel 1758. Tutto quello che si poteva pretendere era: primo, che la Fontaine Couverte fosse considerata come bipartita in tutta la sua estensione, sebbene i religiosi del Gran San Bernardo fosse– ro da molto tempo nel possesso esclusivo della sorgente che tenevano chiusa sotto chiave: la comunione di quella fontana era interessante perché questa era abbon– dante tanto da poter rifornire due case e sembrava fosse la sola in quel posto, per il caso che si costruisse un altro ospizio sul versante della Valle d'Aosta; secondo, che in conformità alle risultanze dei terriers di Gignod la linea di confine tirasse da un lato alla punta e testa di Dronaz, dall'altro alla testa di Mont-Mort e di là alla cima del Barasson nel modo giudicato sui luoghi più conveniente e normale. La rinuncia alla Comba di Barasson non doveva essere considerata come un sacrificio poiché, ben lungi dal dimostrare l'esistenza di un qualche diritto su di essa, la situazione dei luoghi e anche alcuni dei documenti acquisiti erano contrari a questa pretesa. 53

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