- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2014

UNA PIETRA DI CONFINE E UNA SORGENTE: VERTENZE SETTECENTESCHE SUL GRAN SAN BERNARDO l'anno prima sull'eredità di tal Remonde valdostano morto nel basso Vallese. 76 La Repubblica protestò contro il sequestro, pretendendo che l' aubaine non era mai stata applicata nei confronti dei Vallesani e il Wegener chiese al Segretario di Stato Perrone di trattare per la sua piena abolizione mentre si definivano le questioni della delimitazione e della tratta foranea. Il Perrone gli rispose proponendo di rinnovare l'alleanza del1569 e di includere in un solo trattato anche l'abolizione reciproca dei diritti di viérie e souste come pregiudizievoli per il commercio tra i rispettivi Stati. Nel carteggio che seguì tra le parti si predispose un progetto di convenzione in cui si prevedeva che il corso della Fontaine Couverte servisse come limitrofo dalla sor– gente allago e l'uso dell'acqua veniva ceduto definitivamente alla casa ospitaliera; che il corso del ruscello sarebbe stato limitato e stabilito in modo da assicurare la sua permanenza nell'alveo occupato al momento della delimitazione; per gli altri limiti ci si sarebbe attenuti alle alture, ai picchi, alle sommità delle montagne e delle rocce secondo le eauxpendantes. Per l'abolizione della tratta foranea si sareb– be seguito il progetto già considerato nelle conferenze del 1766. Per l'abolizione dell' aubaine si poteva assumere come modello la dichiarazione adottata dalla corte di Francia nei riguardi dell'Olanda. I Vallesani si riservarono di consultare i loro mandanti nella prossima Dieta del maggio 1778 riguardo al rinnovo dell'alleanza e di acquisire ulteriori conoscenze sulla questione della viérie. Il Wegener propose quindi una conferenza tra i rappre– sentanti delle due parti per cominciare a trattare sulla delimitazione, sulla tratta foranea e sull' aubaine. Il Re accettò la proposta ma coll'intendimento che la Dieta potesse in seguito decidere con perfetta conoscenza la firma del trattato, sulla base di un progetto che contemplasse tutti i cinque articoli da regolare definitivamente e che sarebbe stato inviato al Wegener, nonché della relazione che i commissari della Repubblica avrebbero fatto dell'esito di quella conferenza. Ma aggiungeva che se fosse insorta qualche insormontabile difficoltà né lui né la Repubblica sarebbero rimasti obbligati a nulla di ciò che si fosse concordato, non convenendo a entrambi di aggiustarsi su qualche articolo e lasciare gli altri indecisi. Tale premessa fu ripetu– ta nel carteggio che precedette la conferenza e fu inserita nei suoi verbali, malgrado Wegener e gli altri delegati del Vallese insistessero che almeno l'affare della delimi– tazione fosse aggiustato definitivamente e senza bisogno di altro che della ratifica. Vignet, scrivendo al Segretario di Stato per gli Affari Esteri il22 agosto, non man– cava di rilevare l'insolita procedura che mirava soltanto a stabilire delle intese prov– visorie sui punti in discussione, alle quali sarebbe poi seguita una convenzione 76 Lo sviluppo della tranativa è narrato in una memoria di mano del Vignet cles Étoles: Préds de ce qui s'est passéjusqu'ici iltl sujet de la limite a redresser mr le Saint Bernard, 1779-1781, inASTO, Corre, Comm Gen. Confini, mazzo 20, 16. La memoria tratta della verrenza sul confine dal 1753 in poi; vi sono uniti copiosi appumi per un personale approfondimento sulla storia e sui termini della questione. 69

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