- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2014

UNA PIETRA DI CONFfNE E UNA SORGENTE: VERTENZE SETTECENTESCHE SUL GRAN SAN BERNARDO La soppressione delle soustes Malgrado la triste conclusione di questa esperienza, Vignet des Étoles non abban– donò la speranza di realizzare i propositi che lo avevano mosso sin dall'inizio. Il 24 ottobre 1781 firmava una ricca memoria per la corte, in cui esponeva, sulla traccia di un vecchio parere del conte di Salmour, i problemi e le opportunità che inducevano a rendere più libero e agevole il transito commerciale per il Gran San Bernardo. 92 Per quella via l'esportazione del riso sarebbe stata più lucrativa, poten– do fruire di uno sbocco verso la Francia in alternativa alla via della Savoia e se fosse stata effettuata mediante carri sino al piede della montagna, poi ad opera degli stes– si mulattieri che al ritorno portavano formaggi e qualche altra merce che si recava attraverso Basilea dalla Germania e dal Reno. Così il passaggio di cotoni e altre mercanzie del Levante per la Svizzera e la Germania dai porti di Nizza e di Marsi– glia avrebbe procurato un traffico vivace attraverso il Piemonte. La Valle d'Aosta e il Canavese abbondavano di vini rossi, che mancavano alla Svizzera. Per il Gran San Bernardo poteva opportunamente transitare anche parte del piccolo commercio che col Piemonte e Milano si faceva attraverso le cattive strade del Sempione e del Gottardo. Inoltre, la disponibilità di una nuova, importante strada commerciale, avrebbe incentivato la modesta industria valdostana. Insieme Vignet analizzava i vari motivi che ostavano a un tale sviluppo, soprattutto la resistenza delle comuni– tà del Vallese, che avevano reso problematico su quel versante il superamento del sistema delle soustes, e per altro verso proponeva di eliminare la serie dei pedaggi che gravavano sulle vie della Valle d'Aosta, « restes gothiques du gouvernement féodal ». Infine, egli riteneva opportuno, per uno sblocco delle trattative, acquisire l'appoggio dell'aristocratica e influente Repubblica di Berna. In vista di un superamento delle difficoltà nei rapporti col Vallese, il Vignet fu inca– ricato di redigere un progetto di regolamento del passaggio sul Gran San Bernardo per cui si ispirò a quello del Moncenisio. In tale progetto, che trasmise il 13 marzo l 782 alla corte, proponeva di concedere un sussidio alla casa ospitaliera del Gran San Bernardo come già aveva pensato il cavalier Morozzo, nel 1766, e lo motiva– va col servizio da quella svolto anche a vantaggio dei sudditi del Re di Sardegna, nonché in occasione del passaggo di reclute per l'armata sabauda; ricordava inoltre che i canonici regolari, prima della secolarizzazione portata dalla bolla del 1752 nei regi Stati, v i disponevano di rendite per dodicimila lire, rendite che erano state devolute alle opere pie in quella prescritte, ma nessuna poteva valere di più, quanto a umanità e utilità, dell'ospitalità su quella montagna. La soppressione della viérie, di là dai tentativi esperiti nelle lunghissime trattative, maturò di lì a poco su entrambi i versanti, anche per l'influenza esercitata sulla 92 ASTO, Coree, Comm. Gen. Confini, mazzo 2, fuse. 16 bis, e D.AO.VALL., categ. 2, paquet 3. 83

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