- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2014
GUIDO GENTILE Repubblica del Vallese da quella di Berna, i cui rappresentanti erano stati of!ìciati dal plenipotenziario piemontese conte Ferrera della Marmora a Ginevra in acca– sione della conferenza per la pacifìcazione. 93 Un manifesto, emanato a Sion il 30 giugno 1783, annunciava che, poiché il mantenimento del grand chemin nell'alto Vallese era stato assunto dalla Repubblica, erano soppresse le soustes e ciascuno avrebbe potuto effettuare il trasporto delle proprie mercanzie pagando i pedaggi e i diritti dello Stato. Il manifesto veniva pubblicato in settembre a Saint-Maurice, a Saint-Brancher e a Bourg-Saint-Pierre. A Torino le istanze e le proposte espresse da Vignet cles Étoles ancora in una nuova memoria del 28 ottobre" incontrarono il favorevole parere del controllore generale delle finanze conte di Tonengo. Quindi, il 14 novembre 1783, furono accolte in un manifesto della Camera dei Conti in cui si esponeva che il Re avrebbe da tempo abolito il privilegio detto di souste e viérie come contrario alla libertà del commercio, all'interesse pubblico e a quello stesso di coloro per cui era stato istituito, ma quel privilegio era connesso con l'u– guale privilegio che sussisteva dall'altra parte della stessa montagna. Ora, poiché la Repubblica del Vallese aveva provveduto a levare questo ostacolo e i titolari delle antiche concessioni erano indennizzati, ogni diritto spettante alle comunità e ai particolari di Saint-Rhémy, Bosses ed Étroubles- e a chiunque altro nel ducato– era soppresso, e chiunque poteva portare le proprie mercanzie e i propri effetti sulla detta montagna come meglio ritenesse. In attesa di un regolamento particolare a tal riguardo le comunità di Saint-Rhémy e di Étroubles, nonché di Saint-Oyen, di Gignod e la città stessa di Aosta erano tenute a fornire uomini e bestie di ricambio al prezzo consueto o che fosse stabilito, secondo le stagioni e il prezzo del foraggio, dall'intendente della provincia. Tutto ciò era avvenuto non senza riserve da parte del Conseil cles Commis e la resistenza delle comunità interessate, le quali dovevano pagare per l'affrancamento dai censi annuali da loro dovuti per le soustes e la viérie delle somme, invero, piut– tosto modeste, rispettivamente di 260 e 140 lire, che Vignet cles Étoles propose di porre a carico della provincia. Egli aveva constatato che non era facile ottenere quella rinuncia, e ciò per <<l'esprit de ce peuple qui exigeroit quelque chose si on lui proposoit de rénoncer à ses droits sur la Chine >>. Ma i più illuminati, Marcoz di Saint-Rhémy, Forré di Saint-Oyen, Proment di Étroubles, gli avevano chiesto 93 La documentazione qui considerata comprende la copia di una lettera inviata dal governo bernese a quello del Vallese il2 settembre 1782 in appoggio alle richieste del Re di Sardegna, in considerazione del mameni~ mento di buoni rapporti col sovrano e del comune interesse a favorire il transito commerciale sul Gran San Bernardo; inoltre la copia della risposta della Repubblica del Vallese a Berna, del 31 settembre 1782, con cui si annuncia che l'annoso problema sarebbe stato affrontato nella prossima Dieta. Una nota precisa che la seconda copia pervenne a Torino tramite il plenipotenziario di Berna e il come Ferrero della Marmora. 94 ASTO, Corte, Paesi per provincia, Provincia di Aosta, mazzo 35, fase. 9, Mémaire cancernant la sttppressian des saustesfoite en Vallais età foire das la Vflllée du Grand Saint Bernard. Rro, Vignet... cit., pp.l24~125. 84
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