- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2014

UNA PfETRA Dr CONFfNE E UNA SORGENTE: VERTENZE SETTECENTESCHE SUL GRAN SAN BERNARDO La questione parve godere di un nuovo interesse nel1851 quando il governo sardo decise di continuare dal Gran San Bernardo la strada carreggiabile già cominicata sul versante svizzero. L intendente di Aosta, Spirito Racca, fu allora incaricato, insie– me con l'avvocato Martinet e gli ingegneri Capello e Gualini, di fissare, di concerto col colonnello federale Buchwalder e con un delegato del Vallese, il punto in cui si doveva stabilire «il passaggio del displuvio delle Alpi». Nel contempo il Consiglio federale svizzero chiese alla Segreteria di Stato per gli Esteri che si procedesse anche alla fissazione del limite tra i due Stati. Lintendente di Aosta chiese delle istruzioni all'uopo e il conte Sauli d'Igliano, commissario generale dei confini, 101 si mise a «rovistare un mondo di antiche scritture» riesumando quelle che concernevano le trattative del 1762 e del 1778. Fornì quindi all'intendente il tracciato del confine che era stato stabilito nella convenzione del settembre 1778 e una copia della carta concordata del 1762 sulla quale si era delineato l'ultimo progetto di quel confine. Quanto alla Fontaine Couverte, raccomandò che ad ogni modo la casa ospitaliera non avesse a mancare dell'acqua necessaria. Secondo il Sauli la cosa non doveva pre– sentare particolari difficoltà ma soggiungeva: «Noi non vorremmo né da una parte né dall'altra strapparci gli occhi per contenderci a vicenda quattro palmi di neve». Lincontro che seguì non concluse nulla, perché pur non avendo i delegati svizzeri niente in contrario alla delimitazione che era così proposta, entrambe le parti con– vennero che, poiché si era deciso che la strada dovesse attraversare la montagna con un tunnel sotto il colle di Menouve, 102 la previsione di un collegamento stradale attraverso il colle del Gran San Bernardo era accantonata e quindi la definizione del confine in quel luogo pareva ormai di scarsa pratica importanza. Inoltre il delegato del Vallese presente all'incontro risultò privo di delega per trattare della delimita– zione e pertanto le cose rimasero in statu quo. 103 Il confine tra i due Stati rimase indeciso sino al 1906. 104 Lattuale linea della fron– tiera corre dalla cresta della Petite Chenalette (la roccia detta anticamente Cubé dai Valdostani e Pointe de Dronaz dai Vallesani) alla Fontaine Couverte e di qui direttamente al Mont-Mort. 101 V. ADAMr, La Magistmtum dei Confini negli antichi domini di casa Savoia, Torino 1914, pp. 22 ss. 102 Per tale progeno L. e G. ALrPRANDI, Le Gmndi Alpi ne!Lz cartogafia 1482-1885, Scarmagno 2007, pp. 88- 91. 103 ASTO, Corre, Comm. Gen. Confini, mazzo 21, Il. 104 Due, Histoire... cir., VIII, p. 519. 87

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