- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2015

AlESSANDRO LIVIERO à Chitignano dans le Diocèse d'Arezzo. Il vivait au moyen des aumònes que !es bonnes gens lui donnaient, ou de son travail lorsqu'il s'en présenrait l'occasion, démonrrant un très grand plaisir gagner son pain à la sueur de son front [ . ..] l'année suivanre 1 766 [sic : 1 746] , Pellissier entra au service de MM. les chevaliers Ranieri, Pierre François et Nicolas Ubertin, Comtes de Chitignano37, en qualité d'agent. Comment parvint'il à exercer un te! emploi auprès de ces Comtes. Nous ne savons pas le dire précisément. [ ...] Et l'on peut dire que pendant tout ce temps il mena une vie tellement chrétienne [ ...] Il demeura ainsi à Chitignano l'espace de six ans, répandant une odeur agréable de piété chrétienne. Mais au mois de décembre de l'an 1 750, il prit congé de messieurs !es Comtes pour passer ailleurs >> 38• Dal 1 745 al 1 750 Pellissier soggiornò dunque in Toscana presso i conti Ubertino di Chitignano, in provincia d'Arezzo, e con tutta probabilità fu in questo luogo e in questa occasione, presso la loro ricca biblioteca, ch'egli reperì l'originale france­ se, che ricopiò poi forse con l'intenzione di dotarsi di una copia personale di testo che aveva trovato particolarmente stimolante per la sua meditazione e per la sua propensione alla vita ascetica; infine, sulla copia personale appose di suo pugno la data 1 746. Intanto, in Francia, a seguito della prima edizione del 1742, l'opera continuava ad essere ripubblicata con una certa frequenza (e lo è stata sino ai giorni nostri, come si è detto), in forma anonima o attribuita all'abbé Jean-Baptiste Lasausse, dapprima tramite la semplice aggiunta del suo nome da parte dei proprietari dei testi, e poi in via ufficiale. Ancora oggi nei cataloghi di tutte le biblioteche di Francia la paternità del testo risulta questa. Nessun catalogatore si è preso per esempio la briga di con­ trollare che la data di nascita del Lasausse ( 1 740) precede di soli due anni la prima edizione dell'opera. E questo errore si perpetua, ad iniziare dalla Bibliothèque di Lyon, sino alla Bibliothèque Nationale de France, che conserva ben quattordici edizioni pubblicate nel corso delXIX secolo. Conclusioni Chi fu dunque l'autore de L'amant dejésus-Christ? Probabilmente non lo sapremo mai, ad meno che non sia ritrovato in Francia il manoscritto originale. Personal­ mente propendo per l'ipotesi che quest'opera sia stata scritta da un anonimo padre gesuita del Collegio di Rennes, che lasciò il manoscritto in tale luogo, ove esso fu, dopo la sua morte, pubblicato in forma anonima. 37 E. GAMURRINI MENESTER, !storia dellefomiglie nobili toscane et umbre, Firenze 1673, p. 327: « Gli Uberrini Conti di Chitignano ». 38 MARTINET, Essai cit., pp. 38-40. 1 10

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