- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2015
NUOVE RICERCHE SULL'AUTORE DE LMIANT DE]ÉSUS-CHRIST Essendo Pellissier considerato in Italia l'autore dell'opera, quest'ultima, insieme con le altre tre sicuramente a lui attribuite, è stata esaminata e studiata nella sua causa di beatificazione. Nel l 963, a Roma, è stata pubblicata dalla Sacra Congrega zione dei Riti lo scritto Vota censorum theologorum super servi Dei scriptis, occorrente appunto per il processo canonico. Nella biografia in latino si legge il seguente passaggio: « Ab anno 1745 ad exitum anni 1 750 Servus Dei in pago, "Chitignano", dioeceseos aretinae prope montem "La Vernà'. Commoratus est villicans possessionem comi tum "Ubertini"; eo tempore scripsit opus 'Tamante di Gesù Cristo". Anno vero 1750 viam prosecutus est ac, Romam ... ,,39• Il relatore, cardinale Benedetto Aloisi-Masella, nella sua precisa relazione dell'E same analitico degli scritti fornisce un'interessante analisi su L'amant dejésus-Crist: « La terza operetta è una storia stravagante, nella quale si narra la vita di un Ecclesia stico per indurre gli altri alla sua imitazione. Si hanno seri motivi per ritenere che la storia narrata è una finzione letteraria. A quel tempo (anzi, già da alcuni secoli pri ma), gli scrittori - non esclusi quelli di ascetica - erano soliti ricorrere alle finzioni letterarie per esaltare un'idea o una dottrina, impersonandola in un eroe. Così deve aver fatto il Servo di Dio credendo, con un tantino di ingenuità, di contribuire all'e levazione spirituale del Clero, mettendogli sotto gli occhi un esempio ardito di pietà e mortificazione. Leggendo tale vita avventurosa, si ha l'impressione che qualche elemento biografico appartenga proprio alla vita dell'autore, ma è una supposizione che avanzo timidamente, non potendo provarla con argomenti decisivi. Checché sia di tale questione, il racconto merita, secondo me, ben poca attenzione, perché intessuto di fatti bizzarri, frutto di fantasia, non rispondenti a verità, anche se l'au tore mette prudentemente la mani innanzi (p. 96) , dicendo che la sua narrazione indica ciò che è accaduto cento volte nel Cristianesimo, indicando con ciò che non ha avuto dinanzi agli occhi una persona determinata »40• Il cardinale, che era evidentemente all'oscuro dell'errata attribuzione dell'A mant de jésus-Christ a Pellissier, conclude la relazione del 1 963 con un giudizio molto interessante, nel complesso non così positivo, sull'insieme dei suoi scritti: « La lettura di questi scritti, edificante per un verso, lascia qualche perplessità per un altro, a proposito della già accennata austerità del Servo di Dio, la quale sembra oltrepassare i limiti di un sano equilibrio spirituale. La conoscenza di altri elementi 39 B. Ar.oiSI-MASELLA, Vota censomm theologomm mper servi Dei scriptis. Beatificationis et canonizationis servi DeijoannisAntonii Pellissier viri laici eremittf!, Sacra Congregazione dei Riri, Roma, 1 963, p. 2. 40 Ibidem, p. 9. 1 1 1
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=