- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2015

CiNQUANT'ANNI DI VARIAZIONI GLAClALI SUL MONTE BIANCO Sempre al Gran San Bernardo, nell'ultimo trentennio le precipitazioni risultano considerevoli; purtroppo non possiamo sapere quanta parte di esse cada in forma solida perché dal l 98 1 non vengono più rilevati il coefficiente di nevosità e l'altezza della neve caduta annualmente. Al Gran San Bernardo si osserva che il 20% delle precipitazioni annue avviene di solito nei due mesi di maggio e ottobre17• Prima del l 98 1 , questi due mesi avevano una temperatura media negativa e di conseguenza gran parte delle loro precipi­ tazioni era nevosa: il coefficiente nivometrico di maggio era il 57% e quello di ottobre il 5 1%18• Negli ultimi decenni, invece maggio e ottobre hanno una temperatura media po­ sitiva. È quindi presumibile cqe ora la quasi totalità delle loro precipitazioni si verifichi sotto forma di pioggia. Anche alle alte quote l'aumento delle temperature primaverili e autunnali fa sì che le precipitazioni di quelle stagioni siano in buona parte piovose e quindi non con­ tribuiscano all'accumulo del manto nevoso, ma ne accelerino la fusione. Ciò pro­ voca una risalita del limite climatico delle nevi persistenti, ben superiore ai valori che ci si può aspettare in ragione del semplice aumento delle temperature. Infatti lo scarto termico fra la fase attuale e quella precedente è di 0,6° C, il che, secondo il . gradiente termico teorico, dovrebbe corrispondere ad una risalita del limite clima­ tico delle nevi di circa l 00 metri. Invece, sul Monte Bianco, la risalita risulta assai superiore. Vero è che sulla attuale quota di questo limite, mancano dati puntuali, ma gli operatori della Fondazione Montagna Sicura, impegnati nel monitoraggio dei ghiacciai valdostani, riferiscono che sul Monte Bianco attualmente il limite climatico delle nevi perenni si trova all'altitudine di circa 3 . 1 00 m s.l.m. Si tratta quindi di un innalzamento valurabile fra i 200 e i 300 metri, con conseguenze assai pesanti sulla dinamica dei ghiacciai. Infatti le ortofoto del volo 2005 mettono in luce una notevole contrazione della copertura glaciale nei confronti del l 975. Volendo indagare a fondo questo fenomeno e avendo a disposizione le aree delle fasce altimetriche dei singoli ghiacciai del Monte Bianco, superiori ai 3 . l 00 m, rilevate dal professar Capello19, abbiamo calcolato le attuali possibili superfici di ac­ cumulo dei maggiori ghiacciai del massiccio. I risultati del computo, raccolti nella tabella n. 2, denunciano una riduzione impressionante dei bacini di accumulo nei confronti della situazione del l 975 . 17 MERCALLI, Atlante cit., p. 1 87. 18 B. jANIN, Le coldu Grand-Saint-Bernmd : climat et variations climatiques, Aoste 1 970, p. 1 1 1 . 19 C.F. CAPELLO, La glaciazione attuale nel massiccio del Monte Bianco. Caratteri m01jòlogici e morfometrici dei ghiacciai del versante italiano, in "Bollettino del Comitaro Glaciologico Italiano" I serie, n. 1611 936, pp.1 53-230. 1 97

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