- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2015

LUCA ]ACCOO Il culto di san Grato e la sua leggenda vengono oggi collocati all'interno di questa cornice. Il codice più autorevole a nostra disposizione per la conoscenza della Magna legenda è il Legendarium o Liber episcopi, fatto copiare nel 1 390 dal vescovo Giacomo Ferrandini (1 376- 1 399) per il capitolo cattedrale33• Il testo viene aggiunto - nelXV secolo secondo Robert Amiet34 - negli ultimi fogli (1 86r- 1 94v)35. Lo stesso codice, nella parte del santorale, contiene anche le Lezioni per festa del santo, con l'invenzio­ ne delle reliquie dei martiri tebei e del capo del Battista, la scelta di Giocondo come successore nell'episcopato e la morte di Grato (BHL 3634b)36: di esse e del loro rap­ porto con la Magna legenda non ci occuperemo tuttavia in questa sede. Levidenza che dall'inizio del XV secolo quest'ultima sia per intero - compresa la parte relativa ai miracoli di Bona di Borbone - sotto gli occhi dei canonici cattedrali giustifica invece la proposta di lettura della Magna legenda come testo unitario che avanziamo qui, un testo all'interno del quale possiamo distinguere tre nuclei narrativi: l. una prima parte dall'andamento bio-agiografico, dedicata alla vita del santo (§§ 3-27)37; 2. una sezione centrale, che evidenzia il ruolo di Grato quale inventore delle re­ liquie dei martiri tebei (§§ 29-30) e soprattutto del capo di Giovanni Battista (§§ 31 -42)38; 3. un'ultima parte, contenente la narrazione dei due miracoli legati a Bona di Bor­ bone (§§ 44-46)39; tre nuclei narrativi, e tre momenti introduttivi o di raccordo: i paragrafi 1 -2, 28 e 4340. di P. BIANCHI, L. C. GENTILE, Torino 2006, pp. 93-1 13; urile anche L. C. GENTILE, Riti edemblemi. Processi di rappresentazione delpotereprincipesco in area mbalpina {XIII-XVI secc.), Torino 2008. Per l'età moderna P. Cozzo, Lageografia celeste dei duchi di Savoia. Religione, devozioni e sacralità in uno Stato di età moderna (secoli XVI - XVI I) , Bologna 2006 (Annali dell'Istituto storico itaio-germanico in Trento. Monografie, 43). Per lastoriaamministrativa rimandiamo ai numerosi interventi di Alessandro Barbero e Guido Castelnuovo. Sui saints de la maison de Savoie si veda da ultimo L. RIPART, Les saints de la maison de Savoie au XV ' siècle, in L'imagedes saints dans !esAlpes occidentales à lafin dttMoyenAge (Actes du colloque international tenu au Musée d'art et d'histoire de Genève, 17-18 juin 2013), a cura di S. ABALLÉA, F. ELSIG, Roma 201 5 (I libri di Viella. Arte), pp. 137-1 54. 33 BCCA, Cod. 3: R. AMIET, Repertorittm liturgicttmAugustanum. Les témoins de la liturgie du diocèse d'Aoste, l, Aoste 1974 (MLEA, l), pp. 200-203. 34 Ibidem, p. 200. 35 Ci riferiamo alla foliazione di Arniet; nelle Fonti, pp. 177 nota 2 e 1 84 e nell'edizione della Magna legenda cit., si leggono i riferimenti alla foliazione precedente (174r-182v). 36 Lezioniper lafesta di san Grato, nelle Fonti, pp. 1 96-1 98; ff. 90r-92r della foliazioneArniet, mentre nelle Fonti, p. 1 77 nota 2, si leggono i riferimenti alla foliazione precedente (88r-90r). redizione delle Lezioni è condotta sul Legendarium della biblioteca capitolare di Ivrea: Fonti, pp. 178-179, 1 96. 37 Magna legenda cit., pp. 1 84-1 89; facciamo riferimento alla divisione in capoversi dell'editore, anziché alle lectiones del manoscritto. 38 Ibidem, pp. 1 90-194. 39 Ibidem, pp. 1 95-196. 40 Ibidem, rispettivamente pp. 1 84, 190, 195. 18

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