- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2015
AUGUSTA VITTORIA CERUTTI unità rimaneva soltanto un esile cordone di ghiaccio che cedette verso la fine di set tembre25. La fronte attiva del ghiacciaio si assestò sulla soglia della Pierre-à-Moulin all'altitudine di 2.400 m; in questo modo la Brenva cessò di essere un ghiacciaio vallivo, passando nella più modesta categoria dei ghiacciai di circo. Il troncone della lingua valliva, senza più alcun collegamento con il bacino supe riore, resta adagiato sul fondovalle come una notevole massa di ghiaccio fossile, co perto da un manto detritico di notevole spessore. Alla presenza di questa copertura, che protegge il ghiaccio sottostante dalla radiazione solare, si deve la lentezza che la fusione mostra in questa parte dell'apparato. Nell'autunno del 2012, s ul fondovalle della Val Veny, la fronte di quella che fu la lingua valliva si presentava ancora come una alta falesia di ghiaccio grigio, alla quota di 1 .470 m. Alle ortofoto del 1975, l'estensione del ghiacciaio risultava di 700 ettari; in quelle del 2005 l'apparato si presenta diviso in due tronconi: l'Alta Brenva, con la fronte attiva a quota 2.400 che risulta avere una superficie di 577 ettari; la Bassa Brenva, ghiaccio fossile, resto della lingua valliva, che ha una superficie di 77 ettari. Complessivamente, il decre mento di superficie fra i rilevamenti 1 975 e 2005 è di 46 ettari. La perdita della lingua valliva è certo una mutilazione molto importante per il ghiacciaio della Brenva, ma non è la sola da esso subita. Nel bacino di alimentazio ne, la corrente che scende dalla Tour Ronde e che all'altitudine di 2.700 m conflu iva nel settore centrale dell'apparato ora si è impoverita tanto da non raggiungere più quella quota. La fronte attiva di questa corrente si è assestata all'altitudine di 2.850 m e pertanto è diventata un apparato a sé stante. Fenomeni di questo tipo, assai preoccupanti dal punto di vista glaciologico, si pre sentano anche su altri ghiacciai del Monte Bianco. Il Glacier du Petit Mont Blanc è la più orientale fra le correnti alimentatrici del ghiacciaio di Lex Bianche; nelle fasi climatiche favorevoli al glacialismo esso confluisce nel Lex Bianche all'altitudine di 2.750 m s.l.m. riversando su di esso un notevole volume di ghiaccio che, in parti colare, alimenta la lingua valliva. Ora con l'innalzamento altimetrico della linea di equilibrio, la portata del Petit Mont Blanc si è notevolmente impoverita o forse si è addirittura interrotta. Questo fenomeno è certamente collegato alla rapidità con cui è sparita la lunga lingua valliva del Lex Bianche. Nella Val Ferret, a quota 2.600, il plateau a cui confluiscono le correnti che for mano il ghiacciaio di Frebouzie, con l'innalzamento del limite climatico delle nevi persistenti, ora viene a trovarsi in pieno bacino di ablazione. La corrente che scenae dalle pareti orientali delle Grandes Jorasses non raggiunge più la zona di confluen za: la sua fronte è a monte, a una altitudine di circa 2.700 m completamente indi pendente dal restante bacino del ghiacciaio. 25 A.V. CERUTTI, Campagna glaciologica 2004: ghiacciai delgruppo delMonte Bianco. Ilghiacciaio della Brenva in "Geografia fisica e dinamica quaternaria", n. 28/2005, pp. 263-264. 200
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