- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2015
CINQUANT'ANNI DI VARIAZIONI GLACIALI SUL MONTE BIANCO In situazione simile è anche il ghiacciaio del Triolet, costituito da quattro correnti distinte, quasi parallele fra loro, che confluiscono in un largo plateau a quota 2.700. Il bilancio di queste correnti, largamente positivo negli anni della fase fresca, è ora diventato in gran parte negativo. Di qui lo smembramento: da alcuni anni a questa parte, delle quattro correnti che costituivano l'apparato le due centrali non giungo no più a confluire sul plateau di quota 2.700 m. La corrente occidentale ora ha la fronte attiva circa 1 50 metri a monte del sito di confluenza; quella orientale si è ac corciata tanto da non scendere al di sotto dei 2.900 m. Essa è ormai completamente indipendente dall'apparato del Triolet. Al plateau di quota 2.700, ora giunge una alimentazione assai impoverita. La fronte principale si trova all'altitudine di 2.640 m. e si presenta sempre meno potente e sempre più retratta dal margine del gradino che divide l'ampio circo dal sottostante vallone. Nell'alto bacino del ghiacciaio di Pré-de-Bard, la Fondazione Montagna Sicura dal 2007 esegue misurazioni di bilanci di massa, complesse operazioni che tendono a stabilire il rapporto esistente, in un anno, fra la neve caduta e quella consumata dalla fusione. I bilanci del ghiacciaio di Pré-de-Bard dall'inizio delle misurazioni ad oggi sono sempre stati negativi. In questi ultimi sei anni il ghiacciaio risulta aver perso, sull'intera superficie, un volume pari a circa cinque metri cubi di equi valente in acqua26• Il fenomeno può essere colto visivamente osservando come si sta scoprendo la ripida parete di roccia che regge la vetta del Mont Dolent sul ver sante sud-orientale. Fino a qualche anno fa, in questo settore, tutto era rivestito di ghiaccio: ora fra le quote 3.000 e 3.200 si sono aperte ampie finestre di roccia che sezionano il manto glaciale. Conclusioni Il confronto fra le variazioni dei principali ghiacciai del versante italiano del Monte Bianco, effettuato utilizzando i dati dei catasti 1 957-58, 1 975 e 2005, ha messo in evidenza, fra il 1 957-58 e il 1 975, un notevole incremento di superficie e di lunghezza, andati totalmente perduti negli anni successivi al 1 988, caratterizzati da una severa contrazione degli apparati. La copertura glaciale dell'intero versante nel 1 958 era di 4.066 ettari, nel 1 975 si era estesa su 4.600; nel 1 988 molto probabil mente aveva raggiunto i 5 . 000. Dopo la fase "frescà', causa dell'espansione di cui si è detto, fra il 1 980 e il 1 985 si affermò un notevole riscaldamento climatico. Alcuni anni dopo, prese inizio una severa contrazione dei ghiacciai. Le ortofoto del 2005 attestano una copertura glaciale dell'intero versante ridotta a 3.700 ettari: inferiore 26 Cf. il sito di Fondazione Montagna Sicura:www.fondms.org. 20 1
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