- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2015
AUGUSTA VITTORIA CERUTTI quindi di ben 1 .300 ettari all'estensione stimata al culmine della fase espansiva (1 962- 1 988). Tale contrazione ha causato importanti variazioni nella morfologia degli apparati. Mentre nel 1 975 il versante italiano del Monte Bianco aveva quattro ghiacciai vallivi, ora questa tipologia è stata conservata solo dal ghiacciaio del Mia ge. Il Lex Bianche, la Brenva e il Pré-de-Bard hanno perduto le loro lunghe lingue vallive e si sono trasformati in ghiacciai di circo. Ancora più preoccupante è il fatto che l'innalzamento della linea di equilibrio provochi lo smembramento degli ap parati nei bacini alimentatori dalla altimetria relativamente modesta, quale quelli del Frebouzie e del Triolet. A questo fenomeno non sfuggono neppure alcune cor renti alimentatrici dei ghiacciai di Lex Bianche e della Brenva. Lattuale realtà non è soltanto la riduzione del manto glaciale del versante italiano del Monte Bianco, ma anche il suo smembramento in unità più piccole e di conseguenza più fragili. Volendo comprendere a fondo le cause del fenomeno, abbiamo rivolto la nostra at tenzione alle variazioni climatiche in corso sul massiccio del Monte Bianco esami nando i dati di temperatura, di precipitazioni e di altezza del manto nevoso dell'os servatorio del Gran San Bernardo che dista appena 1 0 chilometri in linea d'aria dal Monte Bianco. I dati esaminati rivelano una netta correlazione fra l'evoluzione del clima al Gran San Bernardo e le variazioni dei ghiacciai del versante italiano del Monte Bianco. Il notevole riscaldamento degli ultimi decenni ha provocato l'innalzamento del limite climatico delle nevi persistenti, causando una sensibile riduzione delle aree di accumulo e un ampliamento di quelle di ablazione. Questi fatti spiegano l'attuale drastica contrazione dei ghiacciai del Monte Bianco e le loro variazioni tipologiche e morfologiche. 202
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