- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2015
LUCA ]ACCOD con cui nel 1 433 Moriset accompagna il dono del braccio reliquiario a Conflans65 - soprattutto, anche se non esclusivamente, come quel protettore delle campagne che tanta devozione susciterà in età moderna. Viene rappresentato mentre benedice un nembo minaccioso fluttuante sulla sua testa nelle pitture murali della cappella di San Marcello del comune di Paruzzaro (Novara, 1 488), mentre nella cappel la quattrocentesca della navata settentrionale della chiesa parrocchiale di Morgex ( 1493, fig. 6) appare con la mano destra levata verso una nuvola da cui precipita grandiné6• I due linguaggi iconografici a cui abbiamo accennato non tardano a so vrapporsi, come sulla facciata esterna di uno sportello ligneo intagliato della chiesa cattedrale di Aosta (terzo quarto del )(V secolo, fig. 7): Grato vi tiene il capo del Precursore con la sinistra e con la destra benedicente allontana la tempesta. Il santo cefaloforo e il santo "meteorologo" si incontrano anche fuori dai confini diocesani, per esempio negli affreschi del 1 497 della cappella di San Bernardo a Cimapiasole, nel comune di Forno Canavese (Torino) . Una breve incursione nel )(VI secolo consente di rivolgere lo sguardo all'affresco della facciata della cappella urbana di San Grato, dove il santo è raffigurato, con l'attributo della testa del Battista, nell'atto di arrestare una tempesta di grandine (fig. 8)67, e alla grande tela dipinta della chiesa cattedrale (terzo decennio del )(VI secolo) con due episodi della Magna legenda legati al culto della reliquia del Bat tista: nel secondo Grato porta in dono alla sua chiesa la mandibola del Precursore (fig. 9)68• Le due tradizioni iconografiche s'intersecheranno spesso, conservando nondimeno la propria autonomia e presentando anzi quella del taumaturgo alcune variazioni sul tema, come si può evincere già dalla selezione di opere che abbiamo richiamato69• 65 Cf. sopra, nora 57 e resto corrispondente. 66 Sulla parete destra della strombatura della finestra: l'affresco è ignorato da E. RossETTI BREZZI, Lapittura in Valle d'Aosta tra lafine del1300 e ilprimo quarto del1500, Firenze 1989, pp. 36-38 e ili. 43-45 (il santo compare invero nell'ili. 43); non lo descrive neanche ORLANDON I, La cappelladi San Grato cit. - per il quale « l'iconografia specifica del santo [... ] che lo caratterizzerà poi fino ai giorni nostri » è quella « con l'attributo della testa del Battista » (p. 99) - che tuttavia lo segnala a p. l 02 fig. 26; errata invece l'attribuzione a san Bernardo di Aosta di R. NoCERA, V. NocERA, La chiesaparrocchiale di Santa MariaAssunta e le cappelle di Morgex, Morgex 201 0, p. 20. 67 ORLANDONI, La cappelladiSan Grato cit., p. 1 17 fig. 35. I.:affresco in facciata, datato 1 5 12, non comprende inizialmente la figura di san Grato, aggiunta solo in un secondo momemo: A. M. CAVALLARO, G. DE GAT TIS, A. SERGI, L'indagine stratigrafica e l'analisi delsito, in La cappella di San Grato cit., pp. 23, 44-45 e nota 43. 68 Un'analoga attenzione, diremmo filologica, al testo della Legenda si riscontra nel ciclo di Vulmix e nel Grato del messale festivo di Giorgio di Challant, anch'egli raffigurato con la sola mandibola del Battista (BSO, Cod. 43, f. CVr; 1 509 circa). 69 « Sans prétendre dresser un catalogue exhaustifdes images de saim Grat qui subsistem pour le X.V siècle et le début du XVI ' siècle ••, RlviÈRE CIAVALDINI, Genèse et rayonnement cit., p. 264 e note 37-38, propone un elenco di una quindicina di opere. Maggiormeme rappresemativa che esaustiva è anche la sceltaproposta qui. Per non appesamire ulteriormeme l'apparato critico abbiamo normalmente omesso la bibliografia specifica relativa alle singole opere. Per colmare almeno in parte queste lacune rimandiamo a Uomini e santi cit., spe- 24
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