- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2015

NUOVE RICERCHE SULL'AUTORE DE DIMANTDEjtSUS-CHRJST dote di questa congregazione, è logico pensare che, una volta pubblicati i testi nel 1787, i manoscritti siano rientrati in suo possesso e siano rimasti poi negli archivi della congregazione, al momento del suo decesso. Per quanto è dato conoscere, nessuna ricerca è stata per ora compiuta in quest'archivio privato. Opere di Pellissier e ricerche sull'autore de L'amant de Jésus Christ Nelle note biografìche su Pellissier, il compianto professar Lino Colliard nella Culture valdotaine au cours des siècles scrive: << Les principaux ouvrages de Pellissier sont au nombre de quatre: !es Réflexions, lumières et résolutions, commencés en 1 757; !es Méditations; la Pratique de l'amour de Dieu, et L'amant dejésus-Christ ou l'histoire de la vie et de la mort d'un saint ecclé­ siastique à la plus grande gioire deJ C., écrite par lui en 1 746, qui est un précieux document autobiographique et un cles textes fondamentaux de la spiritualité valdo­ taine >> 9• Tutti gli studiosi e i ricercatori che nel tempo si sono occupati della sua vicenda hanno attribuito al servo di Dio Jean-Antoine Pellissier quest'ultima opera ascetica che, tradotta dal francese, è stata pubblicata in lingua italiana a Napoli per la prima volta nel 1789 col titolo L'amante di Gesù Cristo o storia della vita e della morte d'un santo ecclesiastico. Alla maggiorgloria di Gesù Cristo. È ancora Colliard a precisare in una nota che << la Bibliothèque du Grand Séminaire (Fonds Mss.) conserve deux copies du XX< siècle: Suite des réflexions, lumières et résolutions ... (II< volume, 1 826), et L'amant de jésus-Christ ( 1 84 1 , ex libris ].-A. Gal) >> 10 • 1732 in San Giuseppe alla Lungara. Benché il loro apostolato fosse circoscritto alle aree circostanti Roma e Napoli e il loro numero fosse limitato (l'istituto non superò quasi mai i cemo membri), i Pii Operai ebbero grande prestigio nei secoli XVII e XVIII e le loro case (soprattutto San Nicola alla Carità a Napoli) furono rinomati centri di spiritualità. Con la costituzione Inter multiplices del 14 dicembre 1792, papa Pio VI este­ se ai Pii Operai tutti i privilegi degli ordini regolari. I Pii Operai esercitarono una notevole influenza sulle nascemi congregazioni delle Maestre Pie di Lucia Filippini e del Santissimo Redemore (furono Pii Operai i vescovi Emilio Giacomo Cavalieri, zio materno di Alfonso Maria de' Liguori, e Tommaso Falcoia, che comribuì alla nascita delle monache Redemoriste). 11 28 giugno 1943, essendo rimasto in vita uno solo dei Pii Operai, il preposito generale Pasquale Ossorio, residente in San Nicola alla Carità, la Sama Sede decise di unirvi la più receme congregazione dei Catechisti Rurali, sorta nel 1928 per le stesse finalità: Ossorio assunse il governo dell'istituto e, alla sua morte, gli succedette Gaetano Mauro, fondatore dei Catechisti Rurali >>. 9 L. CoLLIARD, La culture valdotaine au cours des siècles, Aoste 1976, p. 172. l O Ibidem, p. 173, note l i . 97

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