BASA

- 193 - nns. Le cardinal de Trente, pour complaire à René de Challant, écrivit de Milan, le 11 février 1557, la lettre sui vante au roi Philippe II : « S. C. R. M.ta « Molti giorni sono che il vescovo <l'anonsta per alcnni suoi particolari desiderava ùi andarsene a la corte di V. M.ta e di fotto vi fosse andato se io considerando il perÏ<'olo in che restava il paese del Ducato <l'auousta per tal parte11za io non li avesso mandato per messo espresso che pt'r servizio di V. M.ta et del duca di savoya volesse differire tal sua partita insino a<l altra occasione meglior. Hora havendomi egli <li JIOVO pregato ebe attento che il detto paese ha <li novo ottenuto dal re di franza tregua per qunttr'anni prossimi, et esso vescovo dato quello lrnon'ordine che glie stato possihile a le cose del <letto paese volesse con questa commo<lita concedergli licenza di andare a gettarsi a pie<li di V. M.ta et ra.ggnagliarla tle moiti snoi particolari. Il cbP, attese le dette cause non solo gli ho volen– tieri accordato, ma di pin l'ho volnto accompagnare con questa mia da V. M.ta la quale humilmente supplico che si dPgni per i molti e signalati meriti de suoi fratelli et proprii consolarlo di qualche gra– tia si per essempio delli altri buoni S.ri corne per darli anirno di continuare ne la fede et diligenza s.na in ma11 tener uniti a la devotione di V. M.ta et del dnca di savoya i populi del sudetto paese, corne sin bora sempre ha fatto con molta fede et inte– grita et perche la sua presenza in detto paese è di non poca importanza al servizio di V. M. la sup– plico resti servita di rimandarlo il pin presto che 13

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