BASA

un 26 = « dei Tre Sta ti, esercit andone i poteri tra l'un a e l'altra « convo cazione. Era un vero governo intermedio fra l'a· « zione regia e la tutela vigilante dei Tre Stati. > (In: Curiosità e ricerche di S I. Subalpina. - Puntata ur. pag. 473.) Il Ferrero, riferendosi ad una ri chi es ta di donativo nel 1658 mette in rilievo I'« alito di vita pubblica balda e vi· vace > che partiva da i Tre Stati, infondendo uno spirito ch e 4'. col tempo avrebbe potuto essere avviamento a libertà>. · D'altronde i Tre Sta li, allrcllanto animatori di indipen– denza e custodi del diritto, si mostravan o ragionevolment e capaci dell e ne cessità di gove rno. Non se nza emozione avvien di legge re che ad una ri chiesta del 1712, ricono– sciuta necessaria, acconsentirono: « in omaggio al buono e mite duca, meritevole della ricompensa biblica: FELICE L'UOMO CHE SA IL POVEH.O E L'AFFLITTO ; IL SIGNOHE SI HICOHDEHA' DI LU I NEI GIORNI DI PEHICOLO. > (4) Tra i negoziatori : Jcan d'Avise, Nicolas de la Crète, :rnstani; Luigi di Castellamonte, canavesano (1537). (A.ccademia di Sani'Anselmo, 23 Aprile 1904.) Già di Canavesani incontrammo un Garello, ora è un Castellamonte; a tratti frequenti sorge un Valperga : sim· patico prelurl~o dell 'avvenimento che stringe in una Pro· vincia quel d1 Aosta e quel di Ivrea, costituendoli alle porte d'Italia, ante signani d'unità consegu"ita a Vittorio V11neto. benedetta dalla Madonna del Grappa, (5) « E p er viemeglio dimo strare co n segni esteriori il 4'. sentimento dell 'union e italiana, vogliamo che le nostre « truppe portino lo Scudo di Savoia sovrapposto alla ban· 4'. diera tricolore italiana. > 4'. CAHLO ALBEHTO. >

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