BASA
- i 9 - per raggiungere un battaglione di Bersaglieri su altura, ch e oggi , a mente freddu , riesce incredi– bile agli stessi ufficiali che l' hanno comandata ed eseguita. Si direbbe che perfino i cavalli ita– liani fossero invasi dal furor e e dall 'odio contro gli Austriaci. « Il colonnello Vandone carica va a fianco ecci– tando i suoi fi gliuoli a star serrati. Quando uno squadrone aveva dato dentro , ritornava indietro e si mette \'a a fi anco dell'altro che seguiva. « ln questo reggimento crasi arruolata moltis– si ma gioventù milanese, fra cui la più eletta per censo, natali e talenti. » Il lanciere Paslicchi di Campo Bisenzio, ac– cortosi della mancanza dell 'ufficiale, di cui era attendente, dall e fil e dello sq uadrone, richiesto l' a iuto del caporale Rosso , maturò il pensiero ge– neroso di tornare verso i Lnemico per rintracciarvi il suo superiore. Lo trovarono dist eso al suolo ap– p ena percorso un mezzo miglio, che ancora dava segni di vit a. Pietosamente raccolsero il loro te– n ente e lo caricarono su uno dei loro cavalli, cor– rendo poscia verso L'ambulanza. L' ufficiale fu salvo. Il volontario, marchese Lodovico Landi , pia– centino, ebbe morto il cavallo sotto di sè. Le sorti della mischia volgevano a male per i nostri ed il nemico s'approssimava minaccioso. Visto cadere il suo capitano, ferito, animosamente caricatoselo sulle spalle lo trasportò ad una vicina caserma, dove, peraltro veniva poco dopo fatto prigioniero dagli Austriaci. Il conte Cia cometti di Pisa, tenente, aveva già combattuto valorosamente. Rimasto unico uffi-
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