BASA
cm 185 "-" rito e mogli e, <li uno del 1181 in cui sono i fi gli che vendono un fondo apparten ente alla madre « ipsa vo lente et consencien t e » e fors e di uno nel 1171 e altro <l cl 1181 nei quali rispettiva– mente il 111 ;1rito e il genero alienano fo ndi di pertinenza dell a moglie e dell a suocera (1), men– tre in un document o del 1150 (2) il ma rito che agisce insieme a lla mogli e, h a la du pli ce fi gura cli parte per sè e di aduocatas dell a moglie stessa. Ciò non autorizza ad ammette r e ch e nei diciassette an n i trascorsi d:.d 1150 al 1167 sias i sYi luppata una nuova con sue tudin e favorevole all a donn a - parall ela a qu ell a sopr a r icordata - ch t", :.m zi, si palesa normal e per tutt o il sec. XII e per bu on a par te del secolo XIII l'uso della rappresentanza dell a donna in q uei negozi n ei quali essa debba agire come p art e. Troviamo, così, che nel 1166 Alvi gia per ma– num Guillelmi sui advocati fa una donazione al Gran San Bernardo (3), a cu i nel 1177, la vedo– va del visco nte Bosone, J>fl' mam1m Odonis sui adnoca ti venderi1 a lcun e t erre in Valpellina (4) e anco ra nel 1217 Sibilia, per manum Jacobi advo ca li s11i fa una donazion e sempre al Gran San Bern ardo (5), a cui venclcrù alcu ni fondi, n el 1245, domina Bin sa de Ginno per 11wn11111 \V ille/mi (1) Sono, come li ho en umerati D. XVIII, P. Xli, P. XLVllI (4), P. xrv e P. xxiv– (2) D . LVI. (3) P. XI. ('!) P. XLVlll (13). (5) P. LXXII.
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