BASA

un LXIX '°' quanti avvicinandolo imno saputo apprezzare la profonda coltura, la sublimità della fede in una mente el e tta, in un cuore d'oro ed in un carattere ad:;imanlino. Il compianto per la sua morte è stato universale e solamente chi à potuto vederne le commosse necrologie nei giornali e nelle riviste di tulle le tendenze e partiti, anche di altra fede, chi à pot u lo scorrere le pagine di condogli anze delle più alte Autorità e Gerarchie civili ed ecclesiastiche, chi à potuto assistere all'accompagnamento all 'ullima dimora per parte di ami ci grandi ed umili, no– tissimi nei campi più svariali ed ignoti figli dci monti e delle valli, chi à potuto gettare uno sguardo in quel cena– colo di studio e di preghiera ove s'accumula tanta mole di lavoro da occupare lulta una lunga vita di s tudioso e di pensa tore, puo' misurare la gravità della perdita nel fiore della vita poco più che quarantenne. Egli era figlio del no s tro bel Canavese ove è nalo nel 1890 da famiglia se non doviziosa di censo, ricca di belle tradizioni fami· gliari di lavoro e di onestà, e per la famiglia e per il natio loco ebbe ognora un culto appassionato che lo chia– marono dalle grandi vie d el mondo, ove sarebbe stato un domin a tore per la su<· intelligenza e la sua coltura, alla vita umile e solitaria del pensatore che s'innalza alle sfol– goranti ve llc della fede in continua appassionata comu– nione con i gr:mdi d cl passato e con le vicende della sto– ria nelle sue umili origini, nei s uoi fasti e nelle sue aberrazioni. Fin dall'alba dell a sua prima g iovinezza si affermo' subito quale si sarebbe poi luminosamente manifoslato più lardi. Compi' gli s tudi ginnasiali e liceali nella nostra Ivrea dis tinguendosi per candore di innocenza, per sincera pratica cris tiana e per profondità di intelletto. Fin d alla IV ginnasiale per acco s tarsi più intimamente alle Sa cr e Scritture inizia lo studio dell'ebraico, e nel liceo quegli studi filosofici in cui doveva eccellere in modo slraordi nario. « Quante volle, à detto sulla sua tomba il Podestà, Avv. Cav. Petitti, non Ti sentisti all'ammirazione dei com– pagni, quando dal modesto banco di studente ginnasiale

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