BASA
- 44 Anecdota sacra, fu eretto un oratorio, forse il pnmo m Torino. F ino allora aveva girato per le case, nei cenacoli, la sacra mistica mensa lignea. Antico è in Torino ancli(; il culto del martire Secondo, anch'esso iscritto, corne un rilevantc numero di altri mar– tiri indigeni del Piemonte, fra i martiri Tebei. l suoi atti sono spurii e redatti in tempi molto lontani dalla sua età, tra il sec. VI 0 ed il IX 0 Tuttavia si pnü considerare an– ch' esso corne un martire indigeno . Più b rdi, ma certa– mente prima del sec. X, fu eretta una basili chetta. S. Mas– simo dice che i fedeli Torinesi arnbiva1.10 cssere sepolti presso le tombe dei loro rna1iiri per potere più facilmente salire al cielo. Scguendo un 'antica usanza, rodevano il coperchio clell 'avello dei martiri p(;r raccogli erne polvere che aveva la virtù cli fornire un pronto medicamento. Nel 312 Costantino, partitosi da T re\·iri , passando per Augustodunum, entrà in Italia, per il Monginevro, e giunse a Susa, difesa dai Massenziani ; presa ed incendiata la città, avanzà ün presso Augusta Taurinorum, presidiata da 100.000 uomini dell'esercito di Massenzio. Con abile strategia Costantino riusci a mettere in fu ga il nemico presso Collegno. Torino che aveva ch iuso le porte ai fug– giaschi massenziani, accolse soldati di Costantino ; questi, dopo breve sosta, prosegui per Mediolanum, donde doveva emanare l' editto che cliecle la pace alla Chiesa . Massenzio aveva dovuto simula re la tolleranza verso i Cristiani per distrarli dal favo ri re Costantino. Il fatto di aver Torino chi uso le porte ai Massenziani, clopo la disfatta di Collegno , non cleve perà attribuirsi ad una pre– pqnderanza dell'elemento cristiano, non ancora numeroso, ma piuttosto al rnalcontento prodotto dalla gravità dei
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=