BASA

45 tributi pecuniari ed annonarî che Massenzio aveva dovuto imporre a quelle popolazioni per il soldo ed il vettova– gliamento delle sue forze stanziate a difesa delle Alpi. Durante il IV 0 secolo, il cristianesimo fece molto pro– gresso ; già verso la metà di quel secolo, la comunità cri– ~mana di Torino era saldamente costituita ed ampliata. Ai tempi di S. Massimo, alla fin e del secolo IV", oltre all 'oratorio SS . Solutore, Avvenzio ed Ottavio , eretto corne si è detto dalla pietà di Giuliana , csisteva in quella città un tempio dedicato al Salvatore, innalzato dall a rnuni– ficenza di un comes imperiale, con annessi un oratorio dedicato alla Vergine, il primo in Piernonte, ed un bat– tistero dedicato a S. Giovanni B., titolare dell'attuale chiesa metropolitana. La chiesa clavette essere piuttosto ampia se vi si potè celebrare nell 'a. 398, nn concilio di Vescovi della Gallia . Persisteva tuttavia in Augusta Taurinorum un forte nucleo pagano a paganeggiante. Giu liano l'Apostata, al termine dell ' a . 355, mentre conduceva a Roma la sna sposa Fausta, sorella di Costanzo, vi ricevettc bnona ac– coglienza. La diffusione del cristianesimo prese alla fine del secolo IV 0 un rapido andamento ; S . Nfassimo poteva annunziare in un suo sermone : ubique in nostrum dominium bapti– zantur. La chiesa Taurinense appariva armai solidamente costituita e fiorente nella fede e nel culto ; artefici prin– cipali di tale fioritura furono la p ietà, lo zelo e la dottrina di S. Massimo. Circa la giurisdizionc episcopale nel Piemonte, i recenti studi del Lanzoni e del P . Savio hanno portato a fissare dati. S. Eusebio, morto nell'a. 371, nella sua sede di Ver– cellre, aveva giurisdizione su tutto il Piemonte . Cià si

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