BASA
rivela dal testo della sua epistola, scritta dalla terra di esilio a Scitopoli , nell 'a. 356, in cui vi è un esplicito ac– cenno alla c1iocesi Taurinense, dal che si deduce che ancora Aug. Taurinorum ecl il suo vasto territorio erano sog– getti alla giurisdizionc cpiscop ale di Eusebio . Tutto porta quindi a ritenere che S. E usebio, tornato cl all 'esilio, per l'avvenuto aumcnto ci el nurn ero dei fedeli , abbia istituito la diocesi di Torino, consacranclon e primo Vescovo il suo discepolo prediletto Massimo. La città episèopale più ant ica nella parte cispadana del Piemonte, facente parte della IX" regione a ugustea, fu senza dubbio Dertona, ii cui cristianesirno si sviluppo gra– zie ai frequenti traff1ci e ad una ricca comunità giudaica . L 'epigrafia cristiana tortonese è la più ricca del Piemonte, una parte delle iscrizioni è rimasta in Tortona, ed è con– servata in quel Museo Civico, ma la rnaggior parte ha emi – grato, ed è raccolta nei Musei di Alessanclria, Genova, Torino. Il primo suo vescovo, S. Ma rziano, alla metà circa del n ° secolo, fu sepolto in un sepolcro privato , forse della ricca gens Quintia. Sul luogo del suo sepolcro fu eretta una basilichetta dal Vescovo Innocentius, l'a . 313, ed attorno si formo una vasta area · cirniteriale, che fu messa in luce nel 1599, ed in aitre escavazioni eseguite posteriormente. In quell 'area cimiteriale sub divo venne in luce un sarcofago , che non esito a dichiarare il più bel sarcofago del Piemonte, conservato nel Museo Civico di Tortona. Vi è rappresentato la caduta di Fetonte, ed agli angoli i Dioscuri. Ha l'iscrizione che rivela avere accolto il cadavere di un giovane di 23 anni : P. JElius Sabinus, per le cure della madre sua Antonia Tisipho. P er la sua buona fattura puo risalire alla seconda metà del n ° secolo. Alcuni studiosi locali lo hanno ritenuto cristiano, a causa della sua proveni enza e perchè una delle fi gurazioni del
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