BASA
tentrione d'Italia la formula : vixit 1n hoc sreculo, che precede il numero degli anni di vita del defunto. A proposito di epigrafia cristiana piemontese non va taciuto l' episodio delle iscrizioni cristiane albesi, che ·si dissero trascritte da Dalmazzo Berardenco nel r450, edite da Giuseppe Meyranesio, noto quale abilissimo e dotto creatore di testi apocrifi. Prima che se ne riconoscesse la falsità, avevano formato per un pezzo la croce del grande archeologo cristiano della scuola romana, Giovanni B. De Rossi, corne egli stesso confessa ne! Bollettino di Archeolo– gia cristiana del r868. La suppellettile cristiana scarseggia in Piemonte. Aosta ha il vanto di possedere il cimelio più importante, il dit– tico eburneo consolare, conservato nel tesoro della Cat– tedrale, con la doppia effigie dell'imperatore Onorio ven– tiseenne, dono di Anicius Probus, famulus v. c., console ordinario dell'a. 406. Esso è a voi tutti tanto noto che mi dispensa dal trattarne oltre. In Aosta esistono anche al– cune lucerne fittili cristiane ; una importantissima ne pos– siede il nostro illustre Presidente, prof. can. Giustino Boson, con la rappresentanza ne! disco superiore dei Prin– cipi degli Apostoli, Pietro e Paolo, altre fanno parte della piccola raccolta di proprietà di questa Accademia. Di alcuni oggetti cristiani ho preso visione ne! piccolo, ma interessante Museo Civico di Bra, ove è raccolto ma– teriale archeologico proveniente dal propinquo territorio del municipio romano di Pollentia ; fra gli altri, desta interesse una lucerna fittiie monocline, a forma di pesce, con sul dorso il monogramma costantiniano. Umile, ma eloquente segno della cristianità di quella che fu fra le più fiorenti città della IXa regione Augustea. Non voglio omettere di segnalare alcuni bellissimi resti di plutei e di transenne marmoree che ho visto di recente murate all' esterno di una ~orre che fa parte del Castel-
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