BASA
- 52 - studi del Zaccaria, del Tillemont, del Gastaldi, del De Rivaz ; l' Alessio ne scrisse una dotta monografia dal ti– tolo : I martiri Tebei in Piemonte, edita in Miscellanea Valdostana, nella Biblioteca della Società storica subal– pina. Trovasi fra gli altri, l'accenno ai pretesi martiri Tebei di Aosta, i presbyteri Desiderius, Ursus ed Even– tius, questi da identificarsi forse con Eventius di Nancy, e Victor, martire Agaunense, ricordato da S. Eucherio. A titolo di onore mi è grato ricordare in questa sede l' opera di un insigne Vescovo di questa città, Mons. Au– gusto Duc, dal titolo : Histoire de l'église d'Aoste. In essa si fa rîsalire l'origine di questa cattedra episcopale alla fine del secolo IV 0 , concordando con le deduzioni del P. Fedele Savio, nella sua poderosa opera : Gli antichi vescovi d'Italia. Il primo vescovo di Aosta sarebbe stato Eustasius, che avrebbe retto questa chiesa clall'a. 390 al 45r. Il nome di Mons. Duc va unito a quelli di una eletta schiera di dotti ch c si rcsero altamcnte benemeriti degli stucli preistorici cd archeologici di Aost::i c deila sua sug– gcstiva Valle . P er taccre dei viventi , mi è grato renderc omaggio alla memoria di Carlo Promis, del P. Laurent, del can. Edoardo Berard, di Tancredi Tibaldi, di Ermanno Ferrero , del canonico G. Frutaz. È ormai tempo di coordinare il contributo che tanti preclari ingegni, tanti benemeriti cultori delle memorie patrie hanno apportato ed apportano alla soluzione dei vari problemi storici ed archeologici ed a quelli inerenti al diffondersi della buona novella fra le rudi ma generose popolazioni di queste regioni ed all'evolversi della chiesa primitiva in Piemonte. Chi si accingerà a questo lavoro, renderà senza dubbio un grande servizio alla scienza, ecl avrà ben meritato dell'Italia e del nobil e Piemonte. GIOACC:W:INO MA~CINI.
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